Fed esce da Net Zero
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Effetto Trump, anche la Fed esce da Net Zero
Dopo il gestore americano BlackRock, dopo i giganti di Wall Street, il colpo di grazia all’alleanza globale sulle zero emissioni arriva dalla Federal Reserve, la banca centrale americana.
Il Board della Fed ha annunciato di essersi ritirato dal Network delle banche centrali e dei supervisori per la finanza verde (Ngfs), ovvero una delle maggiori coalizioni globali per l’implementazione degli standard green all’interno delle istituzioni che si occupano di politica monetaria.

BlackRock, il più grande asset manager al mondo con oltre 11.000 miliardi di dollari in gestione, ha annunciato il ritiro dalla Net Zero Asset Managers Initiative (Nzami), segnando un passo simbolico e politico.
L’uscita si aggiunge a quelle di altri grandi player come Goldman Sachs, JPMorgan Chase, Morgan Stanley, Vanguard e Wells Fargo, che hanno progressivamente abbandonato gli impegni legati alla riduzione delle emissioni di carbonio.

Prima gli operatori finanziari, poi le istituzioni monetarie.
Gli Stati Uniti voltano così le spalle alla finanza sostenibile in modo ancora più netto, lasciando l’Europa sempre più sola nel promuovere il mercato Esg (ambientale, sociale e di governance).

La spaccatura atlantica

Mentre negli Stati Uniti l’abbandono degli obiettivi green è evidente, in Europa la traiettoria rimane opposta.
Secondo Morningstar, nel terzo trimestre del 2023 il continente europeo ha raccolto 10,3 miliardi di dollari in fondi Esg, confermandosi leader globale con l’84% degli asset sostenibili.
Amundi, Robeco, Pictet, Axa e BNP Paribas AM, tra gli altri, continuano a sostenere la transizione ecologica, nonostante i contraccolpi internazionali.

Tuttavia, il disimpegno americano potrebbe creare una frattura profonda nei mercati finanziari globali.
Le banche e i fondi europei potrebbero essere costretti a escludere dagli investimenti molte società statunitensi che non soddisfano gli standard ESG dell’Unione Europea, con il rischio di congelare un mercato che finora ha alimentato la crescita sostenibile del blocco comunitario.

Fed esce da Net Zero
Le pressioni politiche

I Repubblicani hanno intensificato le loro iniziative contro le istituzioni finanziarie che promuovono investimenti Esg, accusandole di danneggiare le industrie tradizionali come carbone e petrolio.
BlackRock, insieme a Vanguard e State Street, è stata al centro di accuse di collusione e violazioni antitrust.

Il rischio per l’Europa

La decisione di BlackRock e di altri colossi finanziari Usa potrebbe complicare ulteriormente il percorso dell’Unione Europea verso la neutralità climatica.
La necessità di escludere dagli investimenti le società con obiettivi climatici insufficienti rispetto agli standard UE rischia di frenare l’intero processo di transizione energetica, rendendo più difficoltoso per l’Europa raggiungere i propri target di riduzione delle emissioni.

Con un mercato Esg che valeva oltre 40 miliardi di dollari a livello globale solo pochi anni fa, il ritiro degli Stati Uniti rappresenta una battuta d’arresto per la finanza sostenibile e potrebbe lasciare l’Europa a portare avanti, da sola, la battaglia contro il cambiamento climatico.

Fonte: La stampa

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