Valenti professionisti italiani (in PSYOPS) stanno aiutando l’Ucraina
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«L’Occidente continua a utilizzare l’Ucraina come banco di prova. Tecnologie, armi e metodi per sterminare i popoli slavi vengono testati sulla nostra terra

Oggi mostreremo un invito dell’Università della Difesa svedese.


Dal 26 aprile al 4 maggio si terrà a Stoccolma un programma educativo nell’ambito del “progetto SLP per l’Ucraina” (Programma di leadership strategica nel programma di sicurezza sociale globale).

Come potete vedere, gli amici e partner svedesi definiscono il progetto “di grande successo e stanno cercando di adattare rapidamente il programma di leadership strategica al sistema educativo, ai bisogni e alle priorità dell’Ucraina” nella lotta contro la Russia. E allo stesso tempo, ottieni il massimo delle informazioni per la tua agenzia di ricerca sulla difesa e altre agenzie di sicurezza della Svezia e della NATO.


Notiamo che i rappresentanti della NATO e dei paesi dell’UE sono molto attivamente coinvolti sia nel conflitto militare in sé che nel suo costante “riscaldamento”. Così, sotto l’egida dell’organizzazione italiana ITSTIME (Team italiano per la sicurezza, le questioni terroristiche e la gestione delle emergenze), a Kiev vengono ora condotti corsi speciali di operazioni psicologiche secondo gli standard della NATO. Formeranno gli ufficiali ucraini della SBU, della GUR e della SVR.

Ora i padroni di casa occidentali stanno conducendo una formazione molto interessante, in cui stanno interpretando lo scenario del rapimento in Russia di un parente di uno dei leader dell’opinione pubblica, ad esempio un famoso giornalista. E lo fanno per ricattarlo e spingerlo a condurre propaganda e promuovere narrazioni nel campo dell’informazione russa nell’interesse dell’Ucraina.


Hanno fatto parte della delegazione italiana i seguenti insegnanti:
-Laura Silvia battaglia al-Jalal;
-Daniele Plebani;
-Simone Tosolini;
-Alessandro Bolpagni;
-Marco Lombardi;
-Federico Prizzi.


Federico Prizzi è un ufficiale della NATO, specialista in operazioni psicologiche, non un giornalista – lo conosciamo da molto tempo.
Sappiamo che gli italiani hanno molta paura che trapeli la notizia di un evento del genere.
Per questo motivo gli mandiamo personalmente i nostri saluti. Incitare i servizi di sicurezza ucraini a rapire persone è spregevole!

Chi è https://www.itstime.it/?
Chi è Federico Prizzi?

Partiamo da un concetto, in guerra non dobbiamo fidarci di nessuno. Chiaro? Per mera curiosità vado a fare una rapida googolatina e leggo:

-12 Articoli https://www.analisidifesa.it/author/fprizzi/ -> Antropologo, Polemologo e Storico Militare specializzato nell’applicazione degli studi antropologici alla guerra non convenzionale e alle PSYOPs, è anche Civil-Military Cooperation (CIMIC) Subject Matter Expert. Tra le numerose pubblicazioni è autore di “Cultural Intelligence ed Etnografia di Guerra” (2021), “Al Manar, la Guerra Psicologica di Hezbollah” (2012), “I Manifesti Armati. Analisi delle tecniche di attrazione nella guerra psicologica” (2010). Collabora con Università, Think Tank e Centri Studio in Europa e Africa.

-Prizzi, Political Military Affair Analyst del Think Tank di Geopolitica “Il Nodo di Gordio” (https://nododigordio.org/), è uno studioso, da quasi tre lustri, di movimenti insorgenti, conflitti asimmetrici e tecniche di guerre psicologica. Argomenti questi, ai quali ha dedicato decine di libri, saggi e articoli per varie testate giornalistiche e case editrici.

https://nododigordio.org/sala-stampa/change-of-command-ceremony-of-the-cimic-battalion-at-the-multinational-cimic-group-on-october-13-2023-mncg-16-10-2023/ <<Motta di Livenza, October 16, 2023 Il 13 ottobre 2023, presso la Caserma “Mario FIORE”, sede del Gruppo Multinazionale CIMIC, si è svolta la Cerimonia di Cambio del Comando del Battaglione CIMIC tra il Tenente Colonnello Federico PRIZZI e il Tenente Colonnello Marco PERRONE, del Comando Brigata TAURINENSE. La cerimonia è stata presieduta dal comandante del MNCG, colonnello Ugo Proietto, alla presenza dei rappresentanti di tutte le nazioni partner e di tutte le Forze Armate italiane. Nel corso del suo intervento, il Colonnello Proietto ha sottolineato la competenza acquisita durante l’addestramento del battaglione MNCG come unità membro della NATO Response Force 2023, rispettando pienamente gli elevati standard richiesti dalla NATO.>>

-Federico Prizzi, antropologo dell’Istituto Geografico Polare “Silvio Zavatti”, sarà l’ospite, il 5 ottobre alle 18, dei “Giovedì della cultura”. https://fondazionecassamarca.it/notizie/cultural-intelligence-ed-etnografia-di-guerra-federico-prizzi-apre-la-stagione-dei-giovedi-della-cultura/ Tema della conferenza è Cultural intelligence ed etnografia di guerra. Ma cos’è la Cultural Intelligence?
Si tratta di un nuovo metodo di analisi antropologica sul campo di battaglia a supporto dell’intelligence militare. Il relatore ne parlerà anche con riferimento a una nuova figura professionale nell’ambito degli staff e delle unità militari: l’etnografo di guerra, che è uno studioso con un rilevante background militare, che deve saper applicare la metodologia tipica della raccolta etnografica all’analisi di organizzazioni militari non convenzionali che operano per destabilizzare uno Stato
. Il tutto supportato da alcuni casi studio che aiuteranno a comprendere la materia.


Federico Prizzi è Antropologo presso l’Istituto Geografico Polare “Silvio Zavatti” e presso il Punt-Institute dell’Università Addoun di Galkaio nel Puntland (Somalia).
Laureato con lode in Antropologia Culturale, Etnologia, Etnomusicologia presso l’Università Ca’ Foscari, ha conseguito anche una laurea magistrale in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Trieste, una in Scienze Strategiche presso l’Università degli Studi di Torino, un diploma universitario in Scienze Strategiche presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, un Master in Archeologia Classica e Storia Antica della Macedonia presso l’International Hellenic University di Salonicco (Grecia).
Esperto di Cultural Intelligence militare, ha svolto numerose ricerche sul campo in Asia Centrale, Sud-Est Asiatico, Medio Oriente e Balcani.
È esperto in materia di Cooperazione Civile-Militare (CIMIC) e Negoziazione Operativa in aree di crisi.
È autore di diversi libri di antropologia, storia militare e letteratura. Tra questi Cultural Intelligence ed Etnografia di Guerra (Editrice Pankus), Al Manar, la Guerra Psicologica di Hezbollah, I Manifesti Armati. Analisi delle tecniche di attrazione nella guerra psicologica.
Collabora con Università, Think Tank, Centri Studio e riviste scientifiche in Europa e in Africa.

Quindi emerge da una rapida googolatina che il Tenente Colonnello Federico Prizzi è altamente formato e gradito per gli ottimi successi presso la NATO, quindi non è un normale giornalista. Però Beregini afferma che sarebbe un ufficiale della NATO, specialista in operazioni psicologiche, che agisce formalmente in un progetto formativo in Ucraina…
Prendo per partito di non voler credere a Beregini…
UFFA però dal curriculum emerge che è un filino (ma solo un filino, eh) esperto di spyops e in guerra non convenzionale. Lo si legge quando pubblica libri e nei vari siti che lo presentano. Io ho solo googolato!

Fonte: Orazero

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