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Toti, il verbale dell’interrogatorio: «Spinelli mi finanzia dal 2015. Chiesi voti per Ilaria Cavo»

Il governatore ha risposto per otto ore alle domande dei pm: ecco gli stralci del faccia a faccia 

«Sicuramente chiesi espressamente i voti per Ilaria Cavo parlando con uno dei due Testa». Il presidente della Liguria, Giovanni Toti, ha risposto così ai pubblici ministeri di Genova nell’interrogatorio di ieri alla domanda su cosa si fosse detto coi fratelli Testa il 12 settembre 2020 in una cena al ristorante Punta Vagno. «Il senso del mio intervento prosegue Toti – fu di chiedere di dare una mano alla Cavo nonostante le incomprensioni che c’erano state».

Toti ha risposto ieri ai pubblici ministeri per otto ore. Il faccia a faccia è sfociato in un verbale di 27 pagine. A integrazione il governatore della Liguria ha depositato una memoria difensiva di 17 pagine in cui respinge tutte le accuse.  

Il verbale si apre proprio prendendo in esame i rapporti con i fratelli Testa, rapporti che hanno fatto scattare l’accusa di voto di scambio

«Si erano incontrati con Ilaria Cavo ma non le erano piaciuti…non ricordo che mi abbia parlato di richieste di posti di lavoro anche se era ovvio che i Testa avessero chiesto attenzione per la loro comunità…i fratelli Testa erano assillanti e presentavano persone chiedendo se, potevamo dare una mano . Di certo non ho mai immaginato un collegamento diretto tra voti e posti di lavoro».  

I pm fanno poi riferimento a una conversazione in cui Toti fa riferimento ai fratelli Testa e teme che i due lo possano «squartare». «Era un dialogo ironico» puntualizza l’indagato.  

Secondo punto oggetto dell’interrogatorio: la fornitura di vaccini per la Liguria e la presunta alterazione della popolazione «over 80» per ottenere un maggior numero di dosi

«Escludo che Alisa (azienda ligure della sanità, ndr.) abbia trasmesso dati non veritieri. È possibile si sia discusso sul numero degli ultraottantenni residenti  in pianta stabile e quelli che vi risiedevano temporaneamente e di cui avremmo dovuto farci carico».  

Si arriva poi a esaminare i rapporti con l’imprenditore Aldo Spinelli e i suoi incontri sullo yacht:

«La barca, attraccata alla fiera, veniva usata abitualmente da Spinelli per incontrare persone. L’ho frequentata parecchie volte». 

Sotto la lente dei pm era finita la concessione della spiaggia di Punta dell’Olmo, a Celle Ligure, a favore di Spinelli: 

«È possibile che ne abbiamo parlato, non ricordo ma è possibile…gli Spinelli ritenevano che un intervento così importante avesse la necessità di poter contare della spiaggia davanti alla struttura. La mia posizione era che la pretesa, se conforme alla legge, poteva essere sostenuta…il parere dei tecnici era stato negativo» 

Ma Aldo Spinelli torna alla carica e Toti interpella di nuovo i tecnici

«Intendevo dire che, sempre che la normativa lo avesse consentito, sarebbe stato bene anche secondo il nostro indirizzo politico venire incontro alla richiesta di Spinelli» .  «Una strada poteva essere verificare il numero di spiagge libere e potere dare così risposta positiva attraverso quella strada». Che Punta dell’Olmo potesse divenire una spiaggia in concessione a Spinelli «era un mio auspicio». I pm fanno notare che Toti nelle telefonate non si esprime in termini di auspicio ma «assertivi» («deve diventare una concessione») 

Altro capitolo: la concessione trentennale sempre a Spinelli del terminal Rinfuse nel porto di Genova: 

«Spinelli mi chiese di capire perché la richiesta non andava a buon fine. Chiamai Signorini (presidente dell’autorità portuale, ndr.) per informarmi…la soluzione di questa pratica rappresentava la frazione di un progetto generale».  

E inevitabilmente si arriva al cuore del problema. Ci fu nel corso dell’incontro una richiesta di denaro da parte del governatore? 

«È possibile. Il gruppo inizia a sostenere i miei comitati politici nel 2015 e questo rapporto è durato fino a ora…è dunque possibile che avessi chiesto un finanziamento anche prima dell’incontro».

La risposta di Spinelli? 

«Non ricordo. Mi avrà detto che avrebbe fatto come sempre…normalmente la richiesta di finanziamenti è collegata a un evento elettorale… è possibile che nei saluti io abbia ricordato a Spinelli che gli avrei trasmesso i dati per il finanziamento... e quindi ho dato disposizioni alla mia segretaria».   

I rappresentanti dell’accusa incalzano Toti: perché bisognava prorogare la concessione a Spinelli del terminal Rinfuse «entro metà settembre»? 

«Lasciarla aperta (la concessione, ndr.) avrebbe provocato tensione tra gli operatori del porto e avrebbe alimentato polemiche giornalistiche per me negative».

I pm insistono: c’è correlazione tra le concessione del terminal  (che spetta all’autorità portuale) e finanziamenti alla campagna elettorale di Toti? 

«Non c’è alcuna correlazione perché lui mi finanzia da lungo tempo…poi lui è uno che ci prova sempre …ti ricorda tutte le volte se puoi fare qualcosa per lui». 

Il 17 settembre 2021 Toti annuncia a Spinelli

«Il 29 va la tua roba…sto aspettando che tu mi dia una mano…». Risposta del governatore: «Gli davo una buona notizia  e gli reiteravo la richiesta di finanziamento. Non ho posto in relazione le due cose, al massimo era una captatio benevolentiae..

Non tutto però va nel verso auspicato da Toti e Spinelli: un consigliere  dell’autorità portuale, Carozzi, è contrario alla concessione e Toti invita il sindaco di Genova Marco Bucci a «raddrizzare Carozzi. 

«Invitavo Bucci a far allineare Carozzi e a farlo convergere sulla posizione del presidente…bisognava far sapere che la Regione ci aveva messo la faccia». 

I finanziamenti elettorali a favore di Toti, però non arrivano e il governatore, in una serie di telefonate «raffredda» le sue pressioni sulla pratica sollecitata da Spinelli («Nessuno fa le corse per quella pratica») ma anzi auspica che la concessione del terminal non superi gli 8 anni anziché i 30 iniziali…

«La mia intenzione – mette a verbale il presidente ligure – era elaborare un testo finale della delibera condiviso da tutti».  

Nella parte successiva dell0interrogatorio si affronta lo «sbarco» in Liguria dei supermercati Esselunga: 

«Per noi – risponde Toti ai magistrati – era un  obiettivo politico preminente... Seguivo la pratica perché la ritenevo simbolica e importante…ricordo che avevamo chiesto a Esselunga un aiuto per la campagna elettorale del sindaco Bucci. Non so se questo aiuto si sia estrinsecato». 

Fonte: corriere

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