Test d'ingresso a Medicina
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Test d’ingresso a Medicina
Confermate irregolarità nel 2023
Bernini: “invece di quiz, corso di 6 mesi più esame”

Come richiesto dallo studio legale Leone-Fell & C. che rappresenta gli studenti che hanno presentato ricorso a seguito delle presunte irregolarità verificatesi durante il test d’ingresso a Medicina 2023, il CISIA ha dovuto fornire delle spiegazioni dettagliate sul funzionamento dei TOLC.

Lo scorso ottobre il Tar del Lazio ha richiesto al CISIA dei chiarimenti sul meccanismo di funzionamento dell’equalizzatore e in particolare sul numero di quesiti componenti la banca dati, i criteri e le modalità di individuazione dei quesiti e le modalità di calcolo del punteggio equalizzato.
Nella sua relazione il CISIA avrebbe di fatto cercato di dissipare i dubbi sollevati in sede di ricorso se non che l’Ingegnere Carmelo Pino, chiamato ad esprimersi a riguardo, è riuscito a dimostrare la fallacia del sistema impiegato nei TOLC.

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FONTE: Scuola informa

Test d’ingresso a Medicina
Bernini: “Invece dei quiz, corso di 6 mesi più esame”

Ministro dell’Università Anna Maria Bernini:

“E’ evidente che così come sono i quiz non hanno funzionato”
“Abbiamo ereditato da chi ci ha preceduto un meccanismo che ha generato un contenzioso penalizzante sia per le università che gli studenti: i famosi Tolc, alla prova dei fatti, hanno generato confusione.
Ora si cambia e puntiamo a un meccanismo più equo che premi merito e conoscenze”. 

Bernini ha spiegato che la prima prova slitterà:

“I quesiti dei prossimi test saranno ‘pescati’ da una banca dati che ho voluto fortemente aperta e pubblica, al contrario di oggi.
Questo presuppone che il Cisia, responsabile dei test, aumenti il numero delle domande.
Un’operazione che richiede un piccolo margine di tempo aggiuntivo.
Stiamo lavorando per migliorare i Tolc, ma l’obiettivo è cambiare, superandoli”.

“Io punto a un sistema efficiente, che valorizzi la preparazione degli studenti e garantisca meccanismi di accesso trasparenti.
Ma è solo una prima tappa: siamo già indirizzati su un percorso di riforma complessiva per l’iscrizione a Medicina”.

L’idea è consentire agli studenti di frequentare corsi caratterizzantisostenere degli esami e accedere alla facoltà in base all’esito.
In questo modo affidiamo la preparazione alle università, sottraendola ai vari corsi extra-accademici.
Affiancheremo le lezioni ad azioni di orientamento per supportare le scelte degli studenti”
“La mia idea è un lasso di tempo molto più breve” per questi corsi rispetto alla Francia, “tipo un semestre”.

In ogni caso, ha sottolineato Bernini,

“il numero chiuso per come lo abbiamo conosciuto ed ereditato non esiste già più.
Abbiamo aumentato i posti di oltre 3mila unità quest’anno e l’incremento è stimato in 30mila nei prossimi 7 anni”.

FONTE: RaiNews

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