Telefoni cellulari
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“Elevata certezza di cancro da telefoni cellulari”, dice lo studio finanziato dall’OMS.

Environment International ha pubblicato una nuova revisione sistematica , parzialmente finanziata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che conclude che vi è un‘elevata certezza nell’evidenza che collega le radiazioni a radiofrequenza (RF) dei telefoni cellulari a due tipi di cancro negli animali. 

In risposta, i principali scienziati della Commissione Internazionale sugli Effetti Biologici dei Campi Elettromagnetici (ICBE-EMF) chiedono un’azione politica immediata per proteggere la salute pubblica e l’ambiente, avvertendo che ulteriori ritardi potrebbero avere gravi conseguenze nel contesto dell’aumento globale dell’uso di dispositivi di comunicazione wireless.

Cosa ha scoperto la recensione

Una nuova revisione sistematica di 52 studi su animali, “Effects of Radiofrequency Electromagnetic Field Exposure on Cancer in Laboratory Animal Studies” di Mevissen et al. (2025), ha concluso che vi è un’elevata certezza nell’evidenza che collega l’esposizione alle radiazioni RF a due tipi di tumori: gliomi cerebrali e schwannomi maligni cardiaci.

In particolare, gli stessi tipi di tumori sono stati osservati anche in studi sull’uomo. Il che aggiunge una significativa certezza sulla reale associazione osservata negli studi sull’uomo.  

La revisione ha inoltre riscontrato una moderata certezza nell’evidenza di un aumento del rischio di tumori rari, come i feocromocitomi surrenali e gli epatoblastomi epatici. Inoltre, alcuni studi hanno indicato una possibile associazione con i linfomi, sebbene i risultati siano stati incoerenti.

L’ICBE-EMF sottolinea che nel 2011, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato le radiazioni a radiofrequenza (RF-EMF) come “possibile” cancerogeno per l’uomo di Gruppo 2B, rilevando limitate prove sperimentali su animali.

Da allora, importanti studi su animali, inclusi quelli condotti dal National Toxicology Program statunitense e dall’Istituto Ramazzini, hanno dimostrato che l’esposizione alle radiazioni RF provoca il cancro nei ratti. 

La nuova revisione finanziata dall’OMS, che conclude che vi è un’evidenza “elevata” sugli animali di un nesso causale con il cancro, rafforza le richieste all’IARC di rivalutare urgentemente la classificazione cancerogena delle radiazioni a radiofrequenza.

Dato questo elevato livello di certezza, i decisori politici di tutto il mondo dovrebbero immediatamente intervenire per rivedere i limiti di esposizione alle radiazioni RF, al fine di proteggere la salute pubblica e l’ambiente. 

Dichiarazioni degli esperti della Commissione internazionale sugli effetti biologici dei campi elettromagnetici 

Le prove sono ormai chiare: le radiazioni dei telefoni cellulari possono causare il cancro negli animali, in linea con i tipi di tumore identificati negli studi sugli esseri umani che utilizzano telefoni cellulari. Poiché gli studi sugli animali sono essenziali per prevedere il rischio di cancro negli esseri umani, i governi dovrebbero sviluppare standard di sicurezza basati sulla scienza per proteggere la salute umana. La conclusione dello studio commissionato dall’OMS dimostra che il presupposto di lunga data su cui si basano gli attuali limiti governativi, ovvero che le radiazioni RF dei telefoni cellulari possano causare danni solo attraverso il riscaldamento dei tessuti, è errato”, 

ha affermato Ron Melnick, PhD, Presidente dell’ICBE-EMF ed ex tossicologo senior e Direttore dei Programmi Speciali presso il National Toxicology Program e il National Institute of Environmental Health Sciences (NIEHS).

La maggior parte delle ricerche pubblicate dal 1996 rileva effetti biologici e sanitari avversi derivanti dall’esposizione prolungata a bassi livelli di radiazioni RF wireless modulate o pulsate. Dato l’uso diffuso a livello globale della tecnologia wireless tra utenti di tutte le età, anche un aumento molto piccolo dell’incidenza di malattie avrà ampie implicazioni per la salute pubblica

ha affermato Joel Moskowitz, PhD, Direttore del Center for Family and Community Health presso la School of Public Health dell’Università della California, Berkeley, nonché membro dell’ICBE-EMF.

Per proteggere la salute pubblica e l’ambiente, l’esposizione alle radiazioni dei telefoni cellulari e delle reti wireless deve essere ridotta significativamente”

ha affermato Elizabeth Kelley, Amministratore Delegato di ICBE-EMF. 

Ha fatto riferimento all’Appello degli Scienziati sui Campi Elettromagnetici, ora firmato da 267 scienziati di 45 nazioni.

Centinaia di scienziati in tutto il mondo concordano sul fatto che gli attuali limiti di esposizione siano obsoleti e non proteggano adeguatamente dai rischi per la salute”.

L’ICBE-EMF sottolinea che i governi devono agire immediatamente per rafforzare i limiti normativi sulle radiazioni wireless al fine di proteggere la salute pubblica. L’esposizione della fauna selvatica deve essere mitigata.

Gli attuali standard di esposizione, basati su presupposti obsoleti, non riflettono le prove scientifiche che collegano le radiazioni RF al cancro e ad altri effetti sulla salute.

L’ICBE-EMF evidenzia inoltre le misure pratiche che il pubblico può adottare per ridurre l’esposizione, come l’utilizzo di vivavoce o cuffie con filo, la tenuta dei dispositivi lontano dal corpo e la limitazione dell’uso di dispositivi wireless tra i bambini, ma sottolinea che le azioni individuali non sostituiscono gli standard di sicurezza imposti dal governo.

Sono urgentemente necessarie normative più rigorose e basate sulla scienza per affrontare la diffusa e crescente esposizione alle radiazioni wireless.

Informazioni sull’ICBE-EMF 

L’ICBE-EMF è un consorzio internazionale di scienziati, medici e ricercatori con competenze e pubblicazioni peer-reviewed sugli effetti biologici e sulla salute dei campi elettromagnetici, comprese le radiazioni RF wireless. 

Dispositivi wireless come telefoni cellulari, telefoni cordless, Wi-Fi e ripetitori cellulari emettono radiazioni a radiofrequenza (RF). 

L’ICBE-EMF ha recentemente pubblicato importanti articoli scientifici in cui si conclude che gli attuali limiti di sicurezza imposti dal governo per le radiazioni wireless non tutelano la salute pubblica e si evidenziano soluzioni ingegneristiche che potrebbero ridurre drasticamente le emissioni di radiazioni dei telefoni cellulari. 

La Commissione si impegna a sostenere i più elevati standard di ricerca scientifica e formula raccomandazioni basate sulla scienza per garantire la protezione del pubblico e dell’ambiente. icbe-emf.org

Fonte: oasisana

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