Soccorsi in Siria
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Usa sospendono l’embargo

Gli Stati Uniti hanno finalmente emesso una decisione che consente il ritorno delle transazioni finanziarie, relative ai soccorsi, per il terremoto in Siria.
Questa apertura di Washington nei confronti di Damasco, però, al momento è stata emessa solo per i prossimi 180 giorni e ad eccezione delle misure coercitive unilaterali imposte al popolo siriano.
L’Office of Foreign Assets Control del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, giovedì ha dichiarato sul proprio sito web che il ministero ha rilasciato la licenza generale n. 23 per la Siria.
Questa direttiva, ora, consentirà per un periodo di soli 180 giorni tutte le transazioni relative ai soccorsi in caso di terremoto che erano proibite dal regolamento sulle sanzioni occidentali contro lo Stato di Bashar Al Assad.

Da quando nel 2011 i terroristi dell’Isis entrarono in Siria, coadiuvati dalle forze ribelli locali e internazionali, scatenando una devastante guerra che prosegue ancora oggi, l’Unione Europea si accodò frettolosamente agli Stati Uniti nell’imporre pesanti sanzioni contro lo Stato di Assad.
Anche l’Italia, inutile dirlo, senza battere ciglio obbedì supinamente agli ordini di Bruxelles e Washinton partecipando all’infame embargo contro la Siria.
Un embargo, quello siriano, che è costato la vita già a migliaia di persone, uccisi dagli invasori del terrorismo jihadista, dai continui bombardamenti (tollerati) delle forze israeliane, dalle sofferenti strutture sanitarie private dall’Occidente dei più elementari materiali e, non per ultimo, da una disastrosa crisi economica dovuta proprio alle restrizioni finanziarie imposte da USA ed Ue.

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FONTE: IlPrimatoNazionale

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