L’Agenda dell’ONU punta a collegare l’identità digitale con i conti bancari privati
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Alcune organizzazioni globali come l’OMS, il WEF, l’UE o l’ONU si sfidano a vicenda per vedere chi può imporre più regolamenti e limitazioni sui diritti fondamentali e sulla privacy. Per la classe dominante, queste organizzazioni sono leve ideali per poter controllare il maggior numero di persone con il minor sforzo possibile.

Di recente, TKP ha riportato un’iniziativa di António Guterres, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, che intende attuare un programma per cancellare i contenuti indesiderati dal web che contrastano con il “consenso empirico basato sui fatti, la scienza e la conoscenza”.

E ora l’ONU sta proponendo di introdurre non solo le identità digitali, ma anche di garantire che le autorità centrali le colleghino ai conti bancari o ai wallet in moneta elettronica delle persone.

Questo fa parte di una serie di proposte e iniziative chiamate “Our Common Agenda” (La nostra agenda comune). Il breve dossier numero 5, intitolato “ Global Digital Pact: Un futuro digitale aperto, libero e sicuro per tutti“, spiega come l’identità digitale dovrebbe essere collegata ai conti bancari. Lo scopo dei documenti è presentare la “visione futura” del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che dovrebbe essere adottata a settembre 2024 durante un “summit futuro”.

Dal report:

“Le identità digitali collegate ai conti bancari o ai conti di moneta elettronica potrebbero consentire una migliore erogazione dei servizi di protezione sociale e raggiungere più facilmente i beneficiari idonei. Le tecnologie digitali possono ridurre le perdite di dati, gli errori e i costi nella progettazione dei programmi di protezione sociale.” A differenza dei loro colleghi non ufficiali al WEF, le Nazioni Unite parlano anche di una regolamentazione fondamentale per il futuro digitale globale e utilizzano formulazioni come “collaborazione internazionale” e “molti stakeholder che promuoveranno principi, obiettivi e azioni”, in altre parole, regole per “un futuro digitale aperto, libero, sicuro e centrato sull’essere umano”.

Tuttavia, i critici sono fermamente convinti che il futuro digitale immaginato da questi gruppi, sia essi ufficiali o informali, sarà esattamente l’opposto di aperto, libero o centrato sull’essere umano.

Per quanto riguarda la “visione” dell’ONU per un futuro sistema finanziario globale, si dice che sia allineato all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e sarà guidato da un “organo di vertice” ancora da creare. Gli attori principali sarebbero il capo dell’ONU, il Gruppo dei 20, il Consiglio Economico e Sociale e i “capi delle istituzioni finanziarie internazionali”.

Fonte: News Academy

L’Agenda dell’ONU punta a collegare l’identità digitale con i conti bancari privati