Potenza elettrica
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In Francia, il primo laboratorio di controllo della potenza elettrica. 

Il governo francese sperimenta la limitazione della potenza elettrica nel Puy de Dôme: un ulteriore passo avanti verso la totale ingerenza statale in nome dell’Agenda Verde.

Il 30 dicembre 2023, un decreto pubblicato sul Journal Officiel ha gettato il Puy de Dôme sotto la luce dei riflettori, diventando il primo soggetto in Francia di un esperimento nazionale di limitazione della potenza elettrica.

Mentre alcuni di noi predicono da tempo questa mossa, il Puy de Dôme è ora il laboratorio di un’operazione che potrebbe cambiare il modo in cui i francesi consumano e pagano l’elettricità.

La Francia rurale paga il prezzo dell’agenda verde?

Tra sobrietà ed efficienza energetica, da più di un anno il governo cerca come può di responsabilizzare i francesi a soddisfare il fabbisogno energetico del Paese. 

Sulla carta sono già state prese molte misure per costringere le aziende a consumare meno, ma non tutte vengono rispettate.

Quindi il governo ha escogitato un’altra idea per stringere i cittadini nella morsa … Enedis!

Come spiegato all’articolo 1 del decreto, “i clienti domestici connessi alla rete pubblica di distribuzione dell’energia elettrica, con potenza inferiore o uguale a 36 kVA e dotati di dispositivo di misura” possono essere soggetti ad “un provvedimento di limitazione temporanea della potenza”. 

Come riporta Le Figaro , avranno “almeno 3 kilovolt-ampere (kVA), sufficienti per accendere una lampadina, una stufa elettrica e ricaricare uno smartphone”, e “la durata di questa limitazione non supererà le due ore consecutive “.

Per il momento, solo il dipartimento del Puy de Dôme è interessato da questo esperimento. 

“I partecipanti saranno informati da Enedis almeno tre settimane prima dell’esperimento, tramite posta ordinaria. Saranno informati nuovamente del giorno e dell’orario preciso 5 giorni prima, tramite e-mail, SMS o posta ordinaria”, precisa il Ministero della Transizione energia. 

E per consolare i cittadini aggiunge: “Riceveranno un bonus di 10 euro per le 2 ore interessate. Chi rifiuta di partecipare potrà comunicarlo a Enedis”.

Verso una totale ingerenza statale?

Questo è un passo ulteriore verso una totale ingerenza dello Stato nella vita quotidiana dei cittadini.

Mentre il governo rassicura con una compensazione finanziaria e la possibilità di optare per l’esclusione, la preoccupazione cresce riguardo a quanto possa essere invasiva questa nuova forma di controllo energetico.

Ciò che è certo è che non tutti avranno accesso ininterrotto all’elettricità.

Mentre il Puy de Dôme diventa il banco di prova di questa iniziativa governativa, i francesi della comunità rurale si trovano ora al centro di un esperimento che potrebbe ridefinire il modo in cui consumiamo e paghiamo l’elettricità.

Non ci facciamo illusioni, faranno lo stesso con il portafoglio dell’identità digitale, l’euro digitale, la patente digitale.

Mobilitiamoci prima che sia troppo tardi.

Fonte: newsacademy

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