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Il Brasile sospende Telegram

La piattaforma di messaggistica Telegram non ha consegnato alla Polizia federale (Pf) tutti i dati sui gruppi neonazisti coinvolti in recenti casi di violenza nelle scuole e per questo la giustizia ne ha disposto l’immediata sospensione.
La direzione intelligence della Pf ha notificato alle compagnie telefoniche e piattaforme digitali operanti nel paese (Tim, Claro, Oi, Vivo, Google e Apple) di sospendere il servizio e l’applicazione.
Lo scorso 21 aprile rispettando la determinazione della giustizia che il giorno prima aveva richiesto i dati di cellule neonaziste, Telegram aveva consegnato alcune informazioni, evitando la sospensione e una multa di 100mila real (18 mila euro) al giorno.
Tuttavia a una più attenta analisi dei documenti forniti è emerso che non si trattava dei dati completi richiesti.
La Pf vuole infatti dati e numeri di telefono di integranti e amministratori dei gruppi neonazisti identificati.

Cosa è successo

La Polizia aveva chiesto la consegna i dati dopo che le indagini sull’attacco a una scuola di Aracruz (Espirito Santo), che ha provocato la morte di quattro persone e il ferimento di altre 12, avevano portato alla scoperta del fatto che il killer di 16 anni manteneva contatti e scambiava contenuti antisemiti con gruppi neonazisti presenti sulla piattaforma.
Il ministro della Giustizia del Brasile, Flavio Dino, ha annunciato inoltre l’apertura di un procedimento amministrativo contro la piattaforma di messaggistica Telegram.
La decisione è stata adottata perché la società non ha rispettato il termine dato a tutte le compagnie che gestiscono social network per informare il governo dei meccanismi adottati per identificare e moderare la circolazione di contenuti illegali, tra cui minacce di attacchi e incitamento all’odio.
“Questo procedimento può portare a pesanti sanzioni, tra cui la sospensione delle attività sul territorio nazionale”, ha concluso Dino.
L’iniziativa è una delle misure annunciate dal governo all’indomani della morte di quattro bambini nel corso di un attacco a colpi di accetta sferrato in un asilo di Blumenal, stato di Santa Catarina, da parte di un giovane di 25 anni.

FONTE: agenzianova

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