Nuovo disORDINE mentale
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Sandro Torella “NUOVO disORDINE MENTALE” all’auditorium di Cimadolmo.

Sabato 13 dicembre è andato in scena il nuovo spettacolo dell’attore romano.

Tanti spunti riflessivi e alla fine un’indicazione per la via d’uscita dal tunnel nel quale siamo stati volenti o nolenti incanalati dal potere

Sabato 13 gennaio alle 18 all’auditorium di Cimadolmo, c’è stato un momento di assoluta libertà.

Accanto al Festival della Nuova Umanità, l’attore Sandro Torella ha mandato in scena il suo spettacolo “NUOVO disORDINE MENTALE”.

Per chi non lo ricorda, Sandro Torella era quello che durante l’illibertà da covid di Giuseppe Conte, si batteva e si batte ancora con onestà e coraggio.

Non è un comico, è molto serio e sopratutto vero e non venduto ai vari poteri.

Comunque fa anche ridere e dice le cose che in tanti pensano ma non possono dire, o non hanno il coraggio di dire.

Torella ha le idee chiare sul film della Cortellesi, sul ciccione con la barba in pantacalza e tutù che balla, sull’intelligenza artificiale e su tutto quel finto disordine progettato dai poteri per portare ordine.

A fine spettacolo ha concesso un’intervista a Gianpaolo Quadrelli di Vivere Treviso.

Nel tuo spettacolo dici che sono in tanti a “non stare bene”, a cosa ti riferisci ?

“Molti vivono male, appunto ”non stanno bene”, incapaci di gestire la dualità della mente umana, non conoscono questa dualità e il disordine del singolo viene spacciato per opportunità, diventando un riferimento anzichè un campanello d’allarme”.

Cos’è stato raccontato dal potere alle persone, riguardo alla felicità ?

“Le persone non sono più convinte che lo sviluppo sia legato al miglioramento del pensiero e della mente, che è il vero sviluppo dell’essere umano. Oggi gli è stato fatto credere che l’evoluzione dell’uomo sia legata allo sviluppo della tecnologia, alla ricca scelta e alla possibilità di procurarsi prodotti per lo più inutili. Si ricercano traguardi di conquista nella scala sociale, il senso di superiorità e di affermazione sugli altri, vissuti sempre come ”competitor”, quindi sfidanti da sconfiggere”.

Esiste una via d’uscita ?

“Ridiamo, recuperiamo l’arte, la creatività. La via d’ uscita è nell’ironia, ridiamo anche dell’intelligenza artificiale. Essere ironici e fortunati, perchè ci vuole anche la fortuna per farcela nella post umanità”.

Chi non ha visto lo spettacolo di Cimadolmo, può leggere il libro “NUOVO disORDINE MENTALE”.

Non è uno di quelli “finti” gestiti dal potere in spazi programmati e funzionali al potere stesso. Sandro Torella è onesto, sincero, a tratti fa ridere, a tratti piangere come quando ricorda suo nonno, con grande tenerezza.

Fonte: viveretreviso

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