Luca Bizzarri
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Luca Bizzarri rivela che la Schlein è intoccabile: “La stessa battuta sulla Santanché la potevo fare, su lei no”

Il comico Luca Bizzarri ha rivelato al “Corriere della sera” che il “politicamente corretto” la condiziona.

Ma solo se si tratta di mettere alla berlina personaggi di sinistra. In particolare la nuova leader del Pd, Elly Schlein.

Lo ammette candidamente, dietro esplicita domanda di Renato Franco. 

«È brutto che non si possano fare più le battute grevi”, dice il comico ligure che non ha paura di ironizzare sulla cattura di Matteo Messina Denaro.

Ma evidentemente la Schelin gli fa ancora più paura del boss di Cosa nostra.

La stessa battuta la potevo fare sulla Santanché sulla Schlein no

«A diMartedì – racconta Luca Bizzarri a proposito della trasmissione che va in onda su La7, condotta da Giovanni Floris – ne avevo una sulla Schlein che mi faceva tanto ridere, solo che era greve.

Ho pensato: ma perché mi devo far rompere le scatole per una battuta?

L’ho tolta, anche se con una certa disperazione.

Un vero peccato… Senza dimenticare l’ipocrisia enorme che ci circonda: se la stessa battuta l’avessi fatta sulla Santanché nessuno avrebbe detto nulla».

L’autocensura dei comici (quando si tratta dei politici di sinistra) è cosa risaputa. E Luca Bizzarri non fa eccezione.

Può insultare noi del Secolo, come ha già fatto, ma guai a urtare la suscettibilità dei “compagni”.

Notoriamente tutto tranne che tolleranti.

A questo punto Floris, per evitare di passare per un censore, dovrebbe far dire la battuta “greve” nella prossima puntata.

Nel nome della libertà di espressione e al diritto di satira, tanto cari anche alla Schlein.

Bizzarri: “A Renzi posso dire di tutto” (alla Schlein no)

Bizzarri, che ha rilasciato l’intervista al Corriere per promuovere la sua presenza alla nuova stagione del programma comico Lol (su Amazon Prime), ha parlato ovviamente anche delle sua battaglie su Twitter. 

“Con Calenda dialogavate spesso, lui le aveva anche affidato il suo profilo per un giorno.

Poi cosa è successo?”, chiede il giornalista del Corriere della Sera.

«Si è dimostrato il politico più incazzoso – rivela Bizzarri – Ora non mi segue più.

Non è più mio amico, si è comportato come fanno i 16enni.

Però ho ancora la password del suo profilo, potrei entrare e ri-seguirmi, ma non lo faccio».

Per il comico ligure, il politico più furbo è invece Matteo Salvini. 

«Si è limitato a qualche attacco di sguincio, ma ha capito che non gli conviene, difficilmente risponde».

A sorpresa, arriva anche il riconoscimento per il politico più sportivo. «Renzi, gli puoi dire di tutto».

Alla Schlein, invece, Bizzarri non può dire “di tutto”.

E meno male che è la leader dei “democratici”.

Fonte: secoloditalia

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