Oxford,
prove tecniche di lockdown climatico:
zone della città con accesso “a punti”
Immaginate che le leve del potere siano in mano agli stessi attori politici (sovranazionali) responsabili dei lockdown di covidiana memoria e che questi continuino, sotto mentite spoglie, a perpetrare un evidente disegno mirato al controllo sociale, utilizzando, strumentalmente, le scuse più efficaci del politicamente corretto, in questo caso parliamo di ambiente.
Lockdown climatico,
verso un Mondo Nuovo:
andrà tutto bene
Circa una settimana fa, il consiglio della contea di Oxford, dove al timone troviamo una coalizione composta da Labour, Liberal Democrats e verdi del Green Party, ha approvato un piano urbanistico che prenderà corpo totalmente nel 2024 che sta facendo discutere.
Il piano prevederebbe la divisione della città in 6 zone dove i servizi essenziali sarebbero raggiungibili entro 15 minuti.
Il piano prescriverebbe la restrizione di movimento dei conducenti entro determinate zone della città.
Si potrà superare il confine solo cento volte l’anno come riportato da Vision News:
“in base al nuovo schema, se i residenti vogliono lasciare la loro zona avranno bisogno del permesso del Consiglio che deciderà chi è degno di libertà e chi no.
In base al nuovo schema, i residenti potranno lasciare la propria zona per un massimo di 100 giorni all’anno, ma per ottenere anche questo ogni residente dovrà registrare i dettagli della propria auto presso il comune che seguirà quindi i loro movimenti tramite telecamere intelligenti intorno alla città.
Ad ogni residente sarà richiesto di registrare la propria auto presso il County Council che monitorerà quante volte lascia il proprio distretto tramite telecamere di riconoscimento della targa.”
E ovviamente Oxford non è un caso isolato: le stesse politiche si stanno implementando a Brisbane, Melbourne, Barcellona, Parigi, Portland e Buenos Aires, tra le altre.
FONTE: IlPrimatoNazionale