FISI: politica e sindacato
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La Repubblica delle banane


Ancora una volta dobbiamo apprendere che POLITICI (ancora una volta di sinistra) e SINDACALISTI (provenienza triplice sindacale, ora politici) – come degli avvoltoi – desinano con le spoglie di una Italia ridotta con le pezze al sedere e con i resti di una Europa che – sempre di più – perde di significato e che tutela gli interessi di Governi extraeuropei a suon di mazzette.

È vero, finché non si è condannati vi è sempre la presunzione di innocenza, ma quando si arriva al “fermo” o “all’arresto” ed alla “flagranza di reato” le prove sono inconfutabili.

In questo caso sono stati presi con le mani nella marmellata, anzi, nel sacco dei soldi (600.000 euro in contanti, mica noccioline).

Ma chi sono questi signori?

  • Pier Antonio Panzeri ex eurodeputato dei Socialisti e del Partito Democratico, attuale segretario generale dell’organizzazione internazionale dei sindacati ITUC a cui sono affiliati tutti e tre i principali sindacati confederali italiani CGIL, CISL e UIL. Lo stesso Panzeri ha militato nella CGIL.
  • Luca Visentini, per diversi anni a capo dei sindacati europei. Segretario Generale dell’Unione Regionale UIL del Friuli-Venezia Giulia e membro del consiglio generale del comitato esecutivo della UIL, nonché Segretario Generale della Camera Confederale del Lavoro di Trieste
  • Francesco Giorgi, assistente parlamentare dei Socialisti e compagno della Kaili, (quella presa con le mani nel “sacco”) eurodeputata socialista greca e vicepresidente del Parlamento europeo (mica una che non conta…)

L’accusa, per tutti, è di mazzette, corruzione, riciclaggio e associazione a delinquere.

Da buoni ex sindacalisti della triplice e Politici di sinistra (o sarebbe meglio dire “sinistri”), nel mentre decantano le lodi di chi accoglie i migranti sulle barche che sfuggono dai regimi dittatoriali dell’Africa ( che pure sfruttano peggio dei dittatori , vedi vicenda Soumahoro)   minacciando denunce su ipotetiche violazioni dei diritti umani contro il Governo, incassano poi mazzette dal QUATAR per ammorbidire in Parlamento Europeo ed in Europa le posizioni dello stesso Stato, che di violazioni sui diritti umani, invece, né è l’artefice.

Che dire…Fate quello che dico, non quello che faccio.

Ma la cosa più imbarazzante è la interscambiabilità di ruoli, perlomeno in Italia, tra Politica e Sindacato:

è un assioma politico che, una volta terminato l’incarico sindacale, i segretari confederali vengano candidati in partiti politici – per lo più di sinistra –   ed una volta eletti, legati indissolubilmente al “sistema politico – sindacale” che governa l’Italia e gli Italiani. 

Questo sistema insieme al controllo della Magistratura penale e civile con nomine ad hoc garantisce – quasi sempre – una certa impunità che sempre di più è visibile nel nostro paese.

Ma qualcosa deve essere andato storto…

Certo è tutto più facile in Italia ed in un sistema corrotto già consolidato, in Europa invece – dove evidentemente vi è una Magistratura più libera – sono andati fino in fondo ed in tempo utile  ed hanno scoperto il vaso di Pandora, arrestando quanti – con i soldi dei contribuenti – hanno presumibilmente venduto la loro disponibilità ad “imbonire” la vicenda QUATAR.

L’Italia, tra servizi deviati, prove nascoste o eliminate e segreti militari (vedi stragi varie, GLADIO, P2, strage di Ustica, vaccini ecc. ecc.) è terra di conquista di chi offre “la mazzetta” più alta e questa vicenda ne è la conferma.

Sarebbe ora di cambiare il sistema…mai più segreti militari, il popolo deve sapere e comprendere, altrimenti rischiamo di essere solo un popolo di scimmie in una Repubblica delle Banane e, agli occhi delle potenze straniere, saremmo sempre il popolo delle “Pizze,  Mandolino & Tricchebballacche”….

Fonte: FISI

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