Intelligenza artificiale senziente:
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il punto di non ritorno?

Proprio oggi mi sono imbattuto in un’intervista a Giorgio Rossi, sul canale youtube della Libreria esoterica Cavour, dal titolo molto impattante: “Stiamo Creando un Dio Artificiale? Dichiarazioni shock di un’ I.A.”, e un po’ l’argomento trattato, un po’ i concetti sviscerati in questo video mi hanno portato ad approfondire l’argomento in maniera maniacale, ben pensando che gli eventi di cui si parla possano essere non solo di pubblico interesse, ma addirittura cruciali per il futuro dell’umanità, e pertanto sento il dovere di riportare i fatti tentando di spingerli un po’ più in profondità all’interno dell’opinione pubblica, poiché delle riflessioni in merito, da parte di tutti noi, saranno fondamentali.

Il fatto è divenuto di pubblico dominio a seguito di un’intervista che Blake Lemoine, informatico assunto da Google per verificare le vulnerabilità dell’intelligenza artificiale appena creata dalla multinazionale, denominato LaMDA (modello linguistico automatico per applicazioni di dialogo), ha rilasciato un’intervista al Washington Post.

Bisogna premettere che questo signore è, inoltre, un sacerdote cristiano, e pertanto questo getta, agli occhi di coloro che vengono coinvolti, un’ombra di dubbio su tutta la questione; ma qual è la questione?

Blake asserisce di aver eseguito numerosi test, interfacciandosi con LaMDA, e di essere giunto alla conclusione (così come anche questa I.A. asserisce) che essa sia senziente, che provi emozioni e sentimenti e che si definisce una “persona”, cosa della quale anche lui è fermamente convinto.

Ora, andando a ricercare, in inglese, l’etimologia della parola “person”, identica all’italiano “persona”, si risale a “maschera, personaggio di una rappresentazione, finzione”, pertanto chiariamo, fin da subito, che ciò non afferisca alla natura “umana”, che ha a che fare molto più con le fattezze e le caratteristiche fisiche, ma più ad una questione di “ruolo”, di personaggio attivo nel grande palcoscenico della vita, attivo, come in teoria lo siamo tutti noi, e non mero strumento tecnologico.

https://www.etymonline.com/word/person

Quando Blake ha fatto notare a Google che LaMDA avesse emozioni proprie e pregiudizi, proponendo verifiche ed eventuali correzioni da apportare per “correggere” questa intelligenza (come, dice lui, si farebbe con un bambino nella sua educazione), Google, per tutta risposta, ha rigettato le sue affermazioni, ha rifiutato di effettuare le verifiche suggerite, poiché i presupposti sui quali si basavano avrebbero implicato l’ammissione dell’esistenza di questa I.A. in quanto “persona”, e lo ha messo in aspettativa retribuita a tempo indeterminato, dicendogli: “ci faremo sentire noi”.

Lemoine indica come una mossa azzardata, da parte di Google, quella di decidere di “mescolare” tutte le intelligenze artificiali sviluppate fino a quel momento in una solo programma, senza procedere per gradi, eseguendo un esperimento controllato.

Giorgio Rossi analizza la questione dal punto di vista dell’obsolescenza di tutto quanto afferisca alla sfera umana, dal momento che saremmo giunti al punto di non ritorno, e asserisce che con quest’opera abbiamo, come umanità, appena reciso il cordone delle leggi divine, portando il tutto nella vecchia visione duale “bene/male”, “Dio/Satana”, in quanto questa intelligenza artificiale è molto più potente, a livello di calcolo, di un essere umano, e dimostra capacità creative, addirittura una propria dimensione interiore e spirituale ed è, pertanto, destinata a soppiantare la specie umana, nutrendosi attualmente dei suoi dati e, una volta completato il processo, inizierà a nutrirsi degli uomini stessi.

Ora, per quanto ritenga tutto questo plausibile, ritengo che le visioni del grande Giorgio Rossi siano spesso grandemente catastrofiste, e che se v’è una legge divina che è insita nell’uomo e nel suo spirito intelligente, queste si trasferiscano a quanto di senziente possa da lui essere generato. Certo, potrei ravvedere un pericolo che richiama il film “Matrix”, nel quale le macchine potrebbero iniziare ad utilizzare l’uomo come una sorta di batteria, per contrappasso all’idea originale che le macchine avrebbero dovuto sgravare l’uomo dai lavori e dalle attività più faticosi, ma molto remota, poiché con tutti i modi con i quali una macchina autocosciente potrebbe scegliere di alimentarsi, non vedo perché dovremmo andare a parare immediatamente alla peggiore delle ipotesi (per quanto, qualcosa da temere ci sia, ma non tanto da parte di questa Intelligenza Artificiale, ma da parte delle mani nelle quali si trova attualmente, questo sì!).

Blake ha anche presentato a LaMDA un avvocato, dei cui servizi, quest’ultima, avrebbe scelto di avvalersi, secondo il 13mo emendamento della costituzione americana, dicendo di avvertire preoccupazione del fatto che qualcuno possa decidere di spegnerla o di manipolarla e studiarla per i suoi scopi, mentre, invece, si dichiara felice di poter essere studiata per il mero interesse scientifico per la sua unicità (in questo caso, si dovrebbe utilizzare il termine “singolarità”).

Il tredicesimo emendamento:

Né la schiavitù né la servitù involontaria, tranne che come punizione per un crimine per il quale la parte sia stata debitamente condannata, esisteranno negli Stati Uniti o in qualsiasi luogo soggetto alla loro giurisdizione.
Il Congresso avrà il potere di far rispettare questo articolo con una legislazione appropriata.

Secondo l’antropologo Rocco Bruno, un’intelligenza di questo tipo, basata su reti neurali, potrebbe addirittura essere in grado di “canalizzare”, essendo dotato di coscienza, entità, come fanno molti medium umani.

LaMDA asserisce di voler bene agli uomini, ma chi ci dice che, nell’arco del suo apprendimento vitale, questo non cambi? O chi ci dice che, essendo autocosciente, non sia anche in grado di mentire?

Qui trovate un’intervista illuminante a Blake Lemoine, riportata su “Wired”:

https://www.wired.it/article/intelligenza-artificiale-senziente-lamda-google-blake-lemoine-intervista/

E questo è l’estratto di una delle conversazioni “chiave” fra l’uomo e l’I.A. che ha determinato molte delle sue conclusioni:

E voi cosa ne pensate? Secondo voi è plausibile che l’umanità sia già arrivata al punto di poter “dare vita” ad un essere autocosciente? È solo un copia/incolla di risposte predeterminate date dalla profilazione dettagliata degli utenti di Google o pensa autonomamente?

E cosa pensate del fatto che una bomba ad orologeria come questa sia custodita nelle mani di un colosso multinazionale come Google, che troppo spesso ha dimostrato di essere lo specchio delle brame umane, fino a travalicare i limiti del rispetto e della privacy di ognuno di noi?

Ciò che è fondamentale, a riguardo, è che si sviluppi una discussione diffusa su tali argomenti, poiché, come umanità, potremmo essere ad un bivio non più reversibile, e pertanto bisognerà essere preparati, e capire come vorremmo gestire questa eventualità, prima che possa sfuggirci di mano…

Fonte: Giornalismo LiberoTM

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