
L’informazione è una notizia o una conoscenza di un fatto che viene raccolto e/o e divulgato alla collettività.
Per controinformazione s’intende, in linea di massima, la diffusione o la divulgazione di informazioni che si considerano censurate o riportate in modo parziale dagli organi di informazione ufficiali.
La complementarietà delle cosiddette “Informazione” e “Controinformazione”, dovrebbe, in teoria, aiutarci a comprendere le varie sfaccettature di ogni dato oggettivo e dovrebbe accompagnarli verso un maggiore approfondimento dei fatti
Estratto da questo articolo
La controinformazione non ci salverà
Ci hanno insegnato a dubitare della televisione, dei giornali, dei telegiornali.
E questo è un bene.
Ma non basta.
Perché oggi esiste una nuova religione:
la controinformazione.
Un’industria a tutti gli effetti, con format, programmi, personaggi… e soprattutto — un pubblico fedele.
Ma il vero inganno non è più nei TG.
È nell’illusione che esista un “fronte opposto”.
La pseudo-opposizione:
- non agisce, commenta
- non propone, indigna
- non vibra, urla
Si limita a ripetere all’infinito ciò che “non va”, lasciando l’essere umano intrappolato tra paura e impotenza.
Proprio come il mainstream.
Solo con colori invertiti.
Il ruolo della controinformazione?
Raccogliere i dissidenti
Chi fugge dalla narrazione ufficiale finisce esattamente dove il sistema vuole:
in una gabbia parallela
Una prigione che sembra libertà solo perché ha muri diversi.
Lì dentro si urla, si denuncia, si sfoga la rabbia.
Dove finisce chi vede troppo?
I veri dissidenti non fanno carriera mediatica.
Non hanno follower.
Spesso non hanno neanche più libertà.
Un esempio?
Chi ha denunciato davvero la geoingegneria con prove, metodi e rigore scientifico:
- è stato licenziato,
- ha perso credibilità,
- è stato messo a tacere,
- è finito in psichiatria,
- o rischia direttamente il carcere
Il cosiddetto “complottista” non è sveglio.
Crede di esserlo, ma è ancora cieco.
Cosa fare?
Smettere di identificarsi come “contro”.
La Verità non ha bisogno di opposizione, ma di coesione e azione silenziosa.
Coltivare la Vigilanza, non la Rabbia.
La rabbia è prevedibile. La vigilanza no.
Il primo è un bersaglio. Il secondo è un Custode.
Sostenere chi agisce davvero, fuori dai riflettori.
Proteggere il proprio stato interiore.
Il vero risveglio non è credere in qualcosa di diverso.
È smontare ogni illusione — anche quella del risveglio.
Chi capisce, agisce.
Chi agisce, tace.
Estratto da questo articolo di PortaleVibra
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