ATTENTATI ED INFILTRATI A MOSCA
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Storicamente, i civili di tutto il mondo pagano sulla propria pelle le conseguenze delle guerre fra oligarchie al potere. L’evento luttuoso di Mosca non fa eccezione.

Il piano di demolizione e di conquista della Russia è ossessivamente perseguito da una violenta oligarchia di circa 200 dirigenti di aziende multinazionali, che hanno ordinando alla Nato di colpire ripetutamente la Russia. Di dividere il territorio in 20 stati più piccoli. Di saccheggiarne le immense risorse naturali e le sue materie prime non ancora sfruttate, come è accaduto con i noti metodi violenti e con i genocidi in Sudamerica, Africa, Asia. Un piano che gli “artefici” stanno attuando fino all’ultimo europeo, ovviamente.

È forte il primo sospetto che questo attentato, così articolato e ben organizzato, si sia realizzato con l’effettiva complicità e con il sostegno interno da parte di persone importanti attualmente collocate ai vertici del potere in Russia. Lo fa pensare la lunghezza del tempo dell’operazione. La lenta reazione dei servizi di sicurezza del teatro, è stata troppo lenta, considerato che in tutto il mondo sempre esiste una presenza di forze di polizia durante eventi con pubblico numeroso. Stiamo parlando di professionisti della sicurezza ben pagati, motivati ed addestrati ai massimi livelli. E’ inoltre molto probabile che l’Ucraina non sia coinvolta direttamente in questa operazione, non ne avrebbe immediata convenienza, e non per motivi etici ovviamente.

Sarà da valutare quanti e quali danni sono stati provocati dalla lentezza di reazione delle forze di sicurezza in servizio presso l’auditorium. Stiamo parlando di professionisti pericolosi da entrambe le parti. Oltre al fatto che la sorveglianza di Mosca è stata rafforzata da tempo nel timore di azioni ucraine. Gli angloamericani hanno iniziato una guerra di logoramento, usando le procedure della rivoluzione colorata che hanno messo in pratica in Sudamerica, Africa, Asia.  Sul tema dei terrorismi eteroguidati, può essere interessante la lettura di un libro di cui ho scritto la recensione a gennaio del 2022 e che oggi torna di sconvolgente attualità: 

Tre sono le strategie adottate finora dagli angloamericani 1) guerra per procura con il massacro ucraino; 2) le infiltrazioni di truppe Nato, francesi e inglesi in territorio ucraino; 3) uso di strutture con gruppi di estremisti islamici paramilitari terroristiche finanziate e addestrate dagli angloamericani in Pakistan per creare caos dentro il territorio russo finora intatto.

Qualcosa non gira

Il presidente dovrà riprendere con più incisività l’azione di pulizia dei vertici interni. Evidentemente, coloro che ritengono di avere vantaggi personali collaborando con gli angloamericani sono in numero crescente. La rapidità dell’”ezovcina” (termine russo) sarà un fattore di successo non solo all’interno ma anche nella realizzazione di specifiche “operazioni coperte” in tutto il mondo. La Russia dovrà evitare un altro collasso interno con il ripetersi di misteriosi viaggi simili a quelli compiuti in passato da personaggi come Haverell Harriman, o come un certo Lenin quando fece uno strano viaggio a Zurigo qualche tempo fa.

È un fatto che, dal 1944 gli angloamericani hanno allestito contro la Russia una guerra di logoramento usando le procedure della rivoluzione colorata. Una pratica che hanno utilizzato in Sud America, Africa, Asia, Iran, Siria, Afghanistan, Libano, Filippine, ecc.  Le strade per realizzare questo ampio piano di sovversione sono state in sintesi le seguenti: 1) guerra per procura con il massacro ucraino; 2) infiltrazioni di truppe Nato, francesi e inglesi in territorio ucraino; 3) uso di islamici estremisti incorporati in strutture paramilitari terroristiche finanziate e addestrate dagli angloamericani in Pakistan per creare caos dentro il territorio russo finora intatto.

Sta assumendo livelli psichiatrici la volontà del gruppo dirigente delle multinazionali di sterminare il popolo russo, per saccheggiarne le immense risorse attraverso l’uso offensivo della Nato costituita nominalmente come “struttura difensiva”. Sono in crescita i casi di decisioni Nato adottate anche in contrasto con le linee geopolitiche deli Usa. Un aspetto, questo, da non sottovalutare nonostante le continua dichiarazioni di comunione di intenti fra Usa e Nato.

Sapremo come si sono svolti i fatti veri? Dedichiamo adesso una preghiera e un pensiero alle persone decedute e per coloro che soffrono.

Fonte: La Pekora Nera

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