Protesta degli agricoltori: una lotta contro gli slogan semplicistici del potere globalista guidato da Bill Gates
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Lo scontro tra chi combatte per il sacrosanto diritto di coltivare la propria terra, e chi vuole ridurre gli esseri umani a bestiame addomesticato

Per realizzare i propri obiettivi, il potere globalista si serve di una massa di utili idioti. Inconsapevoli delle finalità perché ignoranti, manipolabili, incapaci di comprendere la complessità, gli utili idioti vivono di slogan semplicistici.

Per l’idiota di turno che s’informa soltanto alla televisione, la transizione green è indispensabile per arrestare i cambiamenti climatici. Dà per scontato che i cambiamenti climatici siano diretta conseguenza dell’attività umana, biasima l’incremento delle emissioni di CO2 e invoca provvedimenti draconiani e liberticidi. Nel frattempo, Bill Gates chiede maggiore responsabilità da parte dei cittadini del mondo Occidentale: “I Paesi ricchi dovrebbero mangiare solo carne sintetica”.

In un triste deja vu, chi metta in discussione questi assunti viene accusato di essere un negazionista climatico (e i solerti colleghi del Corriere della Sera e di La Repubblica accostano subito negazionisti climatici a no vax e putiniani).

Così, in un crescendo di idiozie, si giunge all’accusa: gli agricoltori sono nemici dell’ambiente.

Sono appena tornato da Losanna. Le norme protezionistiche e la lungimirante decisione della Confederazione Elvetica di restare fuori dall’Unione Europea hanno consentito all’agricoltura locale di sopravvivere. Le colline affacciate a Sud del Vallese sono coltivate da piccoli coltivatori diretti e il paesaggio è magnifico, plasmato da Secoli di duro lavoro.

Al contrario, guidando da Genova verso Ventimiglia, le colline sono in uno stato di completo abbandono, i muri a secco crollati e il dissesto idrogeologico è una diretta conseguenza.

Ma naturalmente l’utile idiota addita il contadino come un attentatore alla primordiale bellezza del pianeta blu, quando la bellezza sta nella cura di un territorio, non nel suo abbandono.

Lo scontro in atto non è tra ecologisti e agricoltori. Lo scontro è tra chi vuole ridurre gli esseri umani a bestiame addomesticato, nutrito a croccantini prodotti dalle multinazionali con farine di insetti e chi combatte per il sacrosanto diritto di coltivare la propria terra, ricavandone un reddito sufficiente per vivere.

Certo, il potere globalista non vede di buon occhio una comunità che possa vivere libera nel proprio territorio, che in caso di necessità possa contare sull’autosufficienza alimentare (per quanto sia possibile nel mondo interconnesso). A Bill Gates fa comodo un gregge completamente in balia del volere del pastore: non sei contento della mia guida? Ti chiudo il portafoglio digitale e non ti do i croccantini.

Senza agricoltura, non c’è vita umana. Ma c’è vita e vita: un conto è quella del plebeo che vive nella città di 15 minuti stravaccato sul divano a basso costo e mantenuto docile a suon di reddito di cittadinanza / di inclusione, un conto è un quella del contadino che si guadagna da vivere col sudore della fronte.

Chi non veda alcuna differenza tra un parassita tollerato (il mangiatore inutile, come lo ha definito Yuval Noah Harari) e un essere umano ancora capace – nonostante tutto – di guadagnarsi l’esistenza è peggio che idiota.

Eppure, gli obiettivi del potere globalista sono chiari. Il loro è un attentato alla vita. Prima verremo addomesticati a poco a poco (una vaccinazione oggi, una guerra domani, una dieta a base di croccantini prima possibile), poi saremo così inutili, stanchi e malati che non ci sarà nemmeno più bisogno di eliminarci per arrivare all’optimum di tre miliardi auspicato da Bill Gates.

Ai più vivaci si concederà la consolazione del sesso in tutte le sue varianti. Agli altri il festival di Sanremo.

Verranno ricordati come eroi quelli che hanno imbrattato capolavori dell’arte per protestare contro le emissioni di CO2 e lasciati morire in carcere gli eroi che hanno cercato di svelare la Verità.

Si chiameranno filantropi i criminali e criminali gli ultimi uomini capaci di immaginare un’alternativa all’Agenda 2030 e al Great Reset.

Ma è così che si inizia: accusando gli agricoltori di essere nemici dell’ambiente. Mistificazione, propaganda, utili idioti che diventano i peggiori nemici della libertà. Tutto questo non condurrà a un progresso delle condizioni di vita dell’homo sapiens, ma al suo assoggettamento alla condizione di mangiatore inutile.

Fonte: Il Giornale D’Italia

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