Michel Onfray
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“I medici oggi fanno quello che ieri facevano i veterinari”. Michel Onfray.

Michel Onfray è uno dei più quotati e acuti filosofi francesi.

Non possiede il dono della fede, tanto che ha scritto un Trattato di ateologia.

È un ateo, però, privo di trionfalismi.

Infatti, criticando il semplicistico programma di transumanesimo di Elon Musk, il quale parla addirittura di arrivare a modificare il cervello umano là dove si ritiene che non funzioni bene, Onfray si domanda angosciato

“Chi potrà opporsi? E soprattutto in nome di che cosa? Di quale morale? Di quale etica? Di quale Super-io? Di quali divieti? Di quali tabù? Di quali valori? Di quale spiritualità? Di quale religione? Di quale istanza trascendentale? Di quale forza del bene?”.

Come un moderno Friedrich Nietzsche, Onfray si avvede di come l’Occidente moderno sia disarmato di fronte ad una totale disumanizzazione nichilista.

Come Nietzsche ha perso la fede ma sa che è impossibile cercare di recuperarla con la volontà come tentò di fare Dostoevskij.

Rimane solo la lucida angoscia di Leopardi che ricorda l’urlo di Munch, ritratto dello stato d’animo dell’uomo moderno non completamente annebbiato in questo deserto delle illusioni.

In questo disincanto che sta trasformando le comunità in un insieme di monadi, di cellule cancerose che si riproducono prive di un senso in un totale impazzimento o che implodendo perché stanche cessano anche di riprodursi senza un perché.

La Ragione si è dimostrata irragionevole.

Michel Onfray

Così il fiammeggiante saggista francese in un’intervista al Foglio solennemente dichiara:

“Ciò che prima faceva il veterinario, ora lo fa il medico con gli esseri umani: selezionare razze, abortire i prodotti scadenti, selezionare ovuli e spermatozoi, creare banche del seme, raccogliere lo sperma dei maschi, inseminare le femmine, affittare gli uteri, portare avanti le gravidanze surrogate e vendere la prole, medicalizzare il prodotto per tutta la vita, eutanasia degli improduttivi, dei vecchi, dei malati e dei disabili, invio della carcassa al macello e poi al crematorio, riciclare i morti, decomposti dai funghi per produrre compost utilizzato per il giardinaggio, ma che senza dubbio verrà presto utilizzato per l’agricoltura – sarebbe così eco-responsabile! (…)

Michel Onfray. È il corpo venduto o affittato in blocco o al dettaglio:

utero in affitto, bambini comprati e venduti per contratto, sperma e ovuli monetizzati, organi staccati e venduti. È il corpo oggettivato, reificato, in altre parole trasformato in oggetto da mercificare. Questo è il nuovo orizzonte del capitalismo, che avanza con la procreazione medicalmente assistita, che mette a rischio la salute, la maternità surrogata presentata come etica mentre in realtà è commerciale e l’aborto fino al nono mese di gravidanza per “motivi psico-sociali”.

“La cosa peggiore non è che il liberismo, che compra, vende e affitta tutto, abbia qualcosa da guadagnarci – è il suo progetto, dopo tutto – ma che una presunta sinistra progressista ne faccia il suo nuovo orizzonte politico e definisca di estrema destra chiunque si opponga al suo neofascismo rosso e verde”.

Francesco Petrone

Fonte: farodiroma

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