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L’intelligenza artificiale entra nel percorso di cura dei pazienti dell’Ospedale San Raffaele

L’intelligenza artificiale entra nel percorso di cura dei pazienti dell’Ospedale San Raffaele

Microsoft annuncia una partnership con Università Vita-Salute San Raffaele (UniSR) e IRCCS Ospedale San Raffaele (Gruppo San Donato), per la sperimentazione dell’intelligenza artificiale in campo diagnostico e clinico.

In questo contesto è stata sviluppata una “piattaforma digitale innovativa” in grado di catalogare, classificare, raccogliere e analizzare i dati dei circa 1,5 milioni di accessi all’anno dell’Ospedale San Raffaele.

Le cartelle cliniche, i referti patologici e le immagini sono solitamente archiviati in database separati in diversi reparti ospedalieri e laboratori, il che può rendere difficile la condivisione dei dati in essi contenuti.

Il progetto del San Raffaele riunirà tutti i dati clinici rilevanti in un unico sistema, combinando i dati dei nuovi pazienti con quelli retrospettivi dell’ultimo decennio.

Insieme agli esperti di Microsoft, i medici e i ricercatori dell’Ospedale Universitario San Raffaele utilizzeranno queste informazioni per affrontare specifiche sfide di AI clinica sviluppando algoritmi su misura.

La tecnologia AI passerà al setaccio tutti i dati per identificare modelli e fare previsioni sugli esiti dei pazienti.

In linea di principio, il progetto sarà in grado di condividere gli algoritmi decisionali con i medici di altri paesi, che potranno quindi applicare la tecnica di apprendimento automatico ai dati dei propri pazienti per aiutarli a prendere decisioni. (Articolo completo qui).

L’intelligenza artificiale non è esente da rischi

Un uso improprio dei sistemi di AI non è esente da potenziali rischi, derivanti, ad esempio, da possibili violazioni della privacy degli utenti e da discriminazioni introdotte dalla programmazione degli algoritmi.

Come precisa il Garante della Privacy, “i dati sanitari sono tra quelli che beneficiano della maggiore tutela accordata dall’ordinamento”.

 Ma c’è chi auspica il superamento degli “ostacoli normativi sull’interpretazione del GDPR (regolamento generale sulla protezione dei dati) che interessano in particolar modo il nostro Paese.

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Fonte Distopia 2.0

L’intelligenza artificiale entra nel percorso di cura