Genocidio
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Gaza, Donbass, Rojava: Il Genocidio dei Regimi Sionisti, Filo Nazisti e Jihadisti è la “Nuova” Arma Geopolitica USA-NATO.

I Crimini di Guerra in Siria, Donbass e Gaza

Nel denunciare “a caldo” il genocidio compiuto dal regime sionista guidato dal Netanyahu abbiamo riportato l’accusa del presidente turco Recep Tayyip Erdogan e di vari parlamentari nei suoi confronti, di essere un Hitler contemporaneo senza rilevare che, in misura sicuramente ridotta in termini di vittime, i Jihadisti mercenari arruolati dalla Turchia tra i terroristi dell’ISIS e di Al Qaeda liberati dalle prigioni, hanno compiuto e stanno compiendo un’analoga azione di pulizia etnica nel Rojava, il Nord-Est della Siria, nei confronti di Curdi, Cristiani, tribù arabe e musulmani Sciiti ritenuti nemici dagli antagonisti Sunniti che ispirano la Jihad degli estremisti islamici.

In realtà tale analogia con il Fuhrer che creò le famigerate SS si attaglia meglio all’attuale regime filo-nazista di Kiev e al massacro della popolazione russofona compiuto dai neonazisti del Battaglione Azov

Fin dal 2014 sono inquadrati con fierezza come una componente paramilitare della Guardia Nazionale Ucraina che dipende direttamente dal Ministero dell’Interno del paese.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è un sionista ateo quasi come Netanyahu (che salva l’apparenza di religiosità ma non palesa concreta devozione alle radici del Giudaismo tanto da essere detestato dagli Ebrei Ortodossi della Terra Santa e non solo) e certamente come George Soros che finanziò il sanguinario golpe del 2014 per cacciare da Kiev il governo filo-russo del presidente legittimamente eletto Viktor Janukovyč.

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di essere stato “ingenuo” nei primi anni del suo mandato riguardo alle intenzioni dei Paesi occidentali, che puntavano alla “disintegrazione” della Russia come era avvenuto con l’Urss.

In un’intervista con il canale televisivo Rossiya-1 ripreso dalla Tass, ha affermato che l’ex consigliere per la sicurezza nazionale americano Zbigniew Brzezinski (Amministrazione del Presidente Carter, N.d.R.) “aveva un piano per dividere la Russia in cinque parti e sfruttare le sue risorse”.

Putin ha palesato la stessa ingenuità anche nell’adesione al progetto di riduzione delle armi letali chimiche e batteriologiche dell’agenzia del Pentagono DTRA (Defense Threat Reduction Agency).

Nel 2012 il Dipartimento della Difesa USA ha invece finanziato i 12 laboratori biologici in Ucraina per la ricerca su virus patogeni in cui è stato pure studiato il Covid-19, tre mesi prima che la patologia causata del SARS-Cov-2 facesse la sua apparizione e diventasse pandemica.

Nel discorso del 22 febbraio 2022, quando il presidente russo annunciò l’Operazione Militare Speciale per la de-nazificazione e de-militarizzazione dell’Ucraina, aggiunse di aver sbagliato nell’essere stato troppo paziente sul massacro della popolazione russofona delle Repubbliche Separatiste del Donbass, ricco di gas e petrolio per l’estrazione del quale aveva già le licenze la società energetica Burisma di cui divenne amministratore Hunter Biden (figlio dell’allora vicepresidente Jospeh oggi presidente USA).

La discendenza Aschenazita di Zelensky rende quasi un ossimoro definirlo neo-nazista se non fosse che anche lo stesso Adolph Hitler, secondo autorevoli studiosi, le avrebbe avute e avrebbe avviato l’olocausto “fratricida” degli Ebrei grazie agli aiuti finanziari dei Rockefeller, per l’occulta strategia internazionale di legittimare il Movimento Sionista a creare uno Stato d’Israele in Palestina. 

I piani segreti di genocidio emersi nelle ultime settimane avvallarono a ritroso questa tremenda ipotesi…

Il Genocidio come “Nuova” Arma della Geopolitica USA-NATO

Riassumendo varie inchieste in queste righe abbiamo quindi visto, in modo sbrigativo e certamente non esauriente sullo sterminio attuato con la Shoah, come il genocidio sia diventata e sia ancor più nel Terzo Millennio una nuova Arma Militare e Geopolitica della NATO

Che direttamente o indirettamente tramite i paesi più potenti che la guidano (USA, Regno Unito, Germania, Francia e Italia), ha legittimato, implicitamente in Siria ed esplicitamente nel Donbass e in Palestina, i massacri perpetrati per anni con lo scopo di attuare una pulizia etnica ma anche di sfidare i blocchi delle potenze mondiali come Russia, Cina, India, Iran e altri Paesi Arabi.

Tale sfida rappresenta il tentativo di imporre un’egemonia geopolitica finalizzata alla dittatura oligarchica del Nuovo Ordine Mondiale come teorizzato da Soros in un articolo del 1993 sull’evoluzione inevitabile dell’Alleanza Atlantica.

L’adesione alla NATO di un paese come la Finlandia, in cui compare ancora la svastica delle SS in varie strutture militari, e della Svezia, dove negli armadi segreti sono ben nascosti scheletri nazisti e da decenni è rifugio di pericolosi jihadisti, non fanno che completare un quadro già di per sé inquietante.

I Vecchi e Nuovi Totalitarismi costruiti dalla Massoneria

La Massoneria occidentale è stata capace di costruire i vecchi e nuovi Totalitarismi, che si sono diffusi come una piaga letale simile al virus pandemico da laboratorio SARS-Cov-2

Come il Comunismo (dalla Rivoluzione Francese a quella Bolscevica), il Nazismo (a breve un’inchiesta storica in merito), ma anche il Sionismo e i Fratelli Musulmani di confessione Sunnita, come le varie organizzazioni jihadiste utilizzate apertamente da Erdogan e occultamente da vari paesi NATO (USA e UK grazie ai controspionaggi americano della CIA e britannico dell’MI6) fin dalla guerra nei Balcani.

In questo percorso di revisionismo storico appare pertanto chiara la strategia della NATO, ormai completamente sfuggita al controllo dei paesi che la compongono e finita nelle mani di burattini del Nuovo Ordine Mondiale.

Il Segretario Generale Jens Stoltenberg, già fidato collaboratore di Bill Gates nel piano d’immunizzazione globale sui vaccini della GAVI alliance presentata ufficialmente nel 1999 nel Centro Congressi della Fondazione Rockefeller nella Villa Serbelloni, Bellagio (Como).

Tale visione mondialista legittima il genocidio come forma di conquista territoriale dei paesi geopoliticamente strategici per la loro posizione, come i Balcani dove la Serbia è l’unica enclave filo-russa in un’area a vocazione atlantista.

O per le loro ricchezze di materie prime, come il Donbass e il Rojava, confinante col il deserto di Deir Ezzor dove gli USA rubano il petrolio siriano con la complicità di formazioni jihadiste e della Turchia.

Abbiamo già analizzato il folle progetto della “Greater Israel” con cui Netanyahu vuole controllare la Striscia di Gaza attraverso un genocidio funzionale all’esodo dei Palestinesi che è stato confermato da un piano segreto militare e dal ministro del partito religioso sionista del suo governo.

Genocidio di Gaza: gli USA contro il Processo davanti alla Corte Internazionale

Nonostante ciò gli USA, primo complice NATO dei Sionisti, hanno osato  affermare che il caso di “genocidio” presentato dal Sudafrica alla Corte internazionale di giustizia (ICJ) – oggi in discussione – è “privo di merito” e “irritante”. Il Segretario di Stato Antony Blinken ha affermato che la sottomissione distrae il mondo dagli sforzi per la pace e la sicurezza.

“E inoltre, l’accusa di genocidio è infondata”, ha detto Blinken in una conferenza stampa a Tel Aviv, Israele, dove si è recato el suo quarto tour in Medio Oriente dopo l’attacco del 7 ottobre contro Israele da parte del gruppo di resistenza palestinese Hamas.

Nelle ultime ore il capo della diplomazia statunitense ha ribadito il sostegno a Israele, ma ha anche sottolineato l’importanza di evitare ulteriori danni ai civili e di proteggere le infrastrutture civili a Gaza, dove il bilancio ha raggiunto i 23.210 morti.

“È particolarmente irritante dato che coloro che attaccano Israele, Hamas, Hezbollah, gli Houthi, così come il loro sostegno all’Iran, continuano a chiedere apertamente l’annientamento di Israele e lo sterminio di massa degli ebrei” ha dichiarato Blinken.

In serata il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha spiegato in un briefing con i giornalisti che gli Usa: “Non sostengono un cessate il fuoco in questo momento. E non c’è alcun cambiamento in questo, perchè crediamo che in questo momento non avvantaggerebbe nessuno tranne Hamas

Ecco la stessa retorica di quegli Americani del NWO come i Rockefeller che finanziarono indirettamente l’olocausto di Hitler e che dal 1948 ignorano i crimini di guerra quotidianamente compiuti in Palestina dall’esercito dell’Israel Defense Forces che ha preso di mira anche la Cisgiordania, sebbene controllata dall’Autorità Nazionale Palestinese e non ha Hamas come la Striscia di Gaza, e dalle violazioni dei diritti umani compiute dai coloni sionisti che da decenni rubano ad Arabi e Cristiani i loro terreni attraverso persecuzioni ed omicidi intimidatori.

Senza contare che proprio un ex funzionario della Central Intelligence Agency, Philip Giraldi, e un parlamentare americano hanno ripetutamente sostenuto che il gruppo terroristico di Hamas non solo è intrigato con il controspionaggio israeliano del Mossad, incapace di prevenire l’attacco del 7 ottobre nonostante fosse stato avvertito dall’intelligence egiziana, ma sarebbe stato occultamente finanziato e armato dagli USA proprio per innescare le provocazioni necessarie alla repressione Sionista.

Anche in questo caso s’innestano enormi interessi economici già evidenziati nell’inchiesta del giornalista investigativo canadese Matthew Ehret, in riferimento ai giacimenti di gas di Marine Gaza, a poche miglia nautiche dalla Striscia.

Il massacro del Donbass è stato fermato dalla Russia che è stata costretta a farlo diventare un tremendo conflitto internazionale per difendere le popolazioni russofone.

Oggi prosegue i combattimenti per l’ostinato rifiuto di ogni tregua o trattativa di pace del presidente ucraino Zelensky, per la persecuzione degli Ortodossi Cristiani fedeli al Patriarcato di Mosca condannata pure dall’ONU. 

I Giornalisti Occidentali di Mainstream complici del Massacro di Gaza

Se il genocidio di Gaza prosegue con una terrificante strage di bambini innocenti non è solo colpa della complicità dei paesi NATO ma di quella dei giornalisti di mainstream

Manipolano l’informazione, attribuendo a Netanyahu ogni giustificazione di sterminare i civili in un’invasione militare di un altro paese (la Palestina è uno stato riconosciuto dalla maggior parte delle Nazioni ONU), mentre fermamente condannano Putin per essere intervenuto a proteggere il Donbass.

Negli ultimi giorni la propaganda filo-sionista ha raggiunto il culmine dando risalto all’ennesima fantasiosa accusa del regime israeliano rilanciata da media complici.

«Israele all’attacco dell’Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i profughi palestinesi: suoi dipendenti, è la gravissima accusa lanciata dai servizi segreti dello Stato ebraico, hanno partecipato agli assalti di Hamas del 7 ottobre scorso – ha scritto l’ANSA – Alla vigilia della riunione della Corte di giustizia dell’Aja, con Israele chiamato dal Sudafrica a rispondere di “tentato genocidio a Gaza”, la radio militare ha denunciato che fra i miliziani di Hamas autori delle stragi del 7 ottobre “vi erano dipendenti dell’Unrwa”. L’emittente ha citato informazioni arrivate allo Shin Bet e altre indicazioni in base alle quali l’Unrwa, pur essendo considerata un’organizzazione umanitaria, avrebbe cooperato in “attività terroristiche”».

E’ questa la risposta del totalitarismo mediatico alla denuncia dell’ONU di una strage di suoi funzionari, uccisi dai bombardamenti israeliani insieme a neonati degli ospedali, fedeli cristiani nascosti nelle chiese e giornalisti (su cui avrebbe iniziato a indagare la Corte Pneale Internazionale).

Proprio perché i loro colleghi ormai complici del Nuovo Ordine Mondiale si arrampicano sui vetri pure per negare l’evidenza.

Restiamo in attesa della decisione odierna della Corte Internazionale dell’Aja che, qualunque essa sia, sarà un atto meramente diplomatico senza alcuna efficacia sul genocidio. Come già avvenuto in passato… 

Fabio Giuseppe Carlo Carisio

Fonte: gospanews

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