
IL SINDACATO CHE È VERAMENTE DALLA TUA PARTE
Ha solo 10 anni il sindacato più giovane d’Italia che si pone in contrasto con il vecchio, e ricorda a tutti che «L’Italia è una Repubblica democratica,fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.»
Che fine ha fatto l’articolo più importante della nostra Costituzione su cui si fondano i diritti costituzionalmente garantiti quali i diritti soggettivi assoluti che riguardano l’uomo e la sua personalità ed i diritti “cosiddetti” inviolabili?
Il nostro governo, sostenuto e appoggiato dai vecchi sindacati, ha dimenticato che esistono dei diritti inviolabili, che sono le posizioni giuridiche della persona considerate essenziali, perché innate nella natura umana, che caratterizzano la forma dello Stato democratico e che riguardano libertà e valori fondamentali, preesistenti all’ordinamento giuridico.

Il FISI è stato l’unico sindacato in Italia che ha preso posizione contro la deriva antidemocratica del nostro Paese,contro la dittatura sanitaria in atto e ha rivendicato il rispetto di quei diritti che sono riconosciuti all’uomo in quanto tale e non solo come cittadino, come il diritto alla libera manifestazione del proprio pensiero e alla libertà di scelta in ambito sanitario.
Ed è stato inoltre l’unico sindacato in Italia che ha avuto il coraggio di rivendicare il diritto allo sciopero per motivi costituzionali e di grave lesione dei diritti dei lavoratori.
Unico sindacato ad aver denunciato, con uno sciopero generale di tutti i comparti, le azioni coercitive e discriminatorie nei confronti dei cittadini che hanno scelto di non vaccinarsi e ai quali è stata negata la libertà di scelta, il diritto al lavoro ed ad una equa retribuzione per il benessere della propria famiglia.
Unico sindacato in Italia ad aver denunciato il Governo, nella persona del Presidente del Consiglio, per violazione del Regolamento U.E. n 953/2021 che statuisce in maniera definitiva che «È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate…» e che «Inoltre, il presente regolamento non può̀ essere interpretato nel senso che istituisce un diritto o un obbligo a essere vaccinati»
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