covid
Se ti piace l'articolo, condividilo

I vaccini possono riacutizzare la fibrosi polmonare

Spunta un nuovo possibile effetto collaterale legato ai vaccini contro il Covid. Potrebbero scatenare una riacutizzaione in una minoranza di pazienti con fibrosi polmonare idiopatica (IPF). Uno studio descrittivo, effettuato al Gemelli di Roma e pubblicato su “American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine”, segnala un rapporto temporale tra vaccinazione anti-Covid e gravi episodi di riacutizzazione, verificatisi nei 3-5 giorni successivi, nei soggetti affetti da questa malattia rara. Gli esperti invitano dunque a monitorare con attenzione questi pazienti, pur ribadendo l’assoluta necessità di sottoporli a vaccinazione.

“La IPF – spiega il professor Luca Richeldi, direttore della UOC di Pneumologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Ordinario di Pneumologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma – è caratterizzata da aggravamenti acuti delle condizioni cliniche, che sono a loro volta idiopatici; in alcuni casi sono stati collegati a una causa infettiva o a una trombo-embolia polmonare; le vere forme di riacutizzazione acuta di malattia hanno una mortalità fino all’80% e rappresentano la principale causa di morte di questi pazienti, che peggiorano rapidamente nell’arco di qualche settimana.

Lo studio

Non c’è una terapia specifica; vengono utilizzati corticosteroidi ad alte dosi, con risultati abbastanza scarsi. Si tratta di eventi catastrofici che è bene intercettare tempestivamente. Tutti i nostri 300 pazienti sono allertati sul fatto che un peggioramento rapido dei sintomi richiede un’allerta precoce al medico curante o l’invio in pronto soccorso”. Così come non è nota l’eziologia dell’IPF, allo stesso modo non si conoscono le cause scatenanti delle esacerbazioni, anche se si annoverano tra i fattori di rischio le infezioni virali, l’esposizione a tossici ambientali e a polveri. Uno studio appena pubblicato su AJRCCM (American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine) dal dottor Giacomo Sgalla, dal professor Luca Richeldi e colleghi della UOC di Pneumologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, aggiunge però un’importante informazione.

Su dieci pazienti ricoverati nel 2021 per un episodio di esacerbazione nell’ambito di una fibrosi polmonare idiopatica, presso la Fondazione Policlinico Gemelli, che è uno dei più importanti centri di riferimento in Italia per questa patologia, quattro presentavano un rapporto temporale con la somministrazione di un vaccino a mRNA anti-Covid, avvenuta qualche giorno prima dell’episodio.

In un paziente l’episodio di esacerbazione si è verificato dopo la prima dose, in uno dopo la seconda dose e nei restanti due dopo la dose booster.

“La vicinanza temporale tra somministrazione del vaccino (effettuato tra 3 e 5 giorni prima) e l’inizio dei sintomi – commenta il dottor Sgalla – indica il vaccino anti-Covid come il più probabile trigger dell’esacerbazione acuta”.

Al momento del ricovero questi pazienti presentavano indici di infiammazione elevati; alla TAC era evidente un impegno diffuso dell’interstizio polmonare. Tutti sono stati sottoposti a trattamento con alti flussi di ossigeno e ad elevate dosi di cortisonici. Nonostante la tempestiva terapia due di questi pazienti sono deceduti durante il ricovero. “In questo studio – prosegue Sgalla – abbiamo descritto un evento raro verificatosi nell’ambito di una patologia rara; nel nostro centro seguiamo oltre 300 pazienti con IPF, che sono stati tutti sottoposti a vaccinazione anti-Covid. Solo quattro di loro sono stati ricoverati per una riacutizzazione a distanza di pochi giorni dalla vaccinazione anti- Covid.

Conclusioni

Queste riacutizzazioni dopo vaccino non sembrano presentare caratteristiche peculiari. È possibile che in alcuni di questi pazienti, la liberazione di citochine infiammatorie, causata dalla vaccinazione, possa aver fatto da innesco di questa esacerbazione acuta. Nelle linee guida internazionali sulla IPF ad oggi le vaccinazioni non sono elencate tra i fattori di rischio delle esacerbazioni. Tuttavia, considerato che casi simili, anch’essi molto rari, sono stati segnalati anche dopo vaccinazione antinfluenzale H1N1.

Suggeriamo di inserire nella lista dei possibili fattori di rischio per riacutizzazioni di IPF anche le vaccinazioni anti-virali.

Fonte: IL TEMPO

Inter

Intervista al dr Barrie Trower, celebre fisico inglese, esperto in armi a microonde. Ha lavorato per la Marina Reale ed i servizi segreti. È uno dei massimi espert mondiali di microonde, campi elettromagnetici e 5G Intervista del 2018, ma sempre attuale per una migliore comprensione.

“Il grilletto è già stato premuto con il wi-fi, il 5G è sol il passo successivo”

1.18 spiegazione frequenze 5G 2.30 Armi a microonde

4.15 Effetti sulla natura

5.28 Importanza vitale degli alberi

13.22 Effetti sulla popolazione di insetti, in particolare sulle api

15.51 Effetti biologici sulla salute umana

26.59 Sarebbe possibile generare una falsa epidemia con il 5G?

33.46 Conferenza internazionale top secret a Varsavia nel 1973. 300 pagine di documenti tuttora secretati.

44.37 Fibra ottica

47.18 Le persone usano la tecnologia in modo nevrotico. Siamo di fronte ad una sorta di pandemia?

49.00 Già dl 64 a.C. si sapeva che le radiazioni fotoniche che colpiscono gli occhi, procuravano diversi effetti sull’uomo

55.08 5G è la stessa tecnologia che utilizza il governo americano per controllare le folle?

56.57 Elon Musk ed i satelliti Starlink, perchè sono così importanti per il 5G?

01.01.20 Spiare attraverso il cellulare

01.06.18 Quali paesi non consentono il 5G?

01.14.08 Testimonianza del dr. Trower rilasciata in Oregon, sugli effetti delle microonde

01.20.40 Danno “termico” e “danno sotto-termico”

01.24.40 Cosa possiamo fare?

Covid, studio choc del Gemelli
Tag: