Censura internet dal 25 Agosto? Troppo pessimismo, facciamo chiarezza.
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Toni troppo drammatici e “tombali” vengono usati da troppe fonti riguardo la censura internet dal 25 Agosto. Cerchiamo di approfondire e fare un po’ di chiarezza

Cominciamo dal testo del provvedimento (di seguito il pdf integrale)

A chi è indirizzato il DSA?

Ecco l’elenco delle piattaforme web che saranno sotto sorveglianza: Alibaba AliExpress, Amazon Store, Apple AppStore, Booking.com, Facebook, Google Play, Google Maps, Google Shopping, Instagram, LinkedIn, Pinterest, Snapchat, TikTok, Twitter, Wikipedia, YouTube, Zalando. I due motori di ricerca sono Bing e Google Search.

Stress test

A rendere più ripida la salita per i colossi digitali ci saranno anche una serie di stress test che il commissario per il Mercato interno, Thierry Breton è deciso a condurre in prima persona. Prima in California, a giugno, su inusuale invito di Musk nel quartier generale di Twitter.
E poi in Asia da TikTok, per capirne meglio “le origini” e “le innovazioni”.
E presto l’avvertimento potrebbe arrivare anche ad altre “quattro o cinque” major. Gli indizi portano a Telegram, AirBnB, PornHub e Spotify (ma al momento non ci sono certezze in merito)

Limiti del Digital Services Act

Pur promuovendo la competizione leale, l’innovazione e la protezione degli interessi dei consumatori, il Digital Services Act non è esente da critiche. Alcuni osservatori ritengono che il Regolamento sia ancora troppo debole in materia di responsabilità, in quanto chiede alle piattaforme di prevenire le violazioni della legge ma non indica chiaramente come debbano procedere. Un altro limite sta nel fatto che le piattaforme con meno di 10 milioni di utenti sono escluse dal regolamento, come anche altri servizi, ad esempio siti web e app che non rientrano nella definizione di “piattaforma di servizi digitali“.

Conclusioni

Pertanto affermare che “dal 25 agosto tutto internet non sarà più come prima” non è del tutto vero, e notizie come questa (immagine seguente) sono fuorvianti.

Senza dubbio una stretta ci sarà, ma in realtà, cosa cambierà realmente da ciò che è ora? Chi fa vera controinformazione sa già perfettamente che piattaforme come Youtube, Twitter, Facebook etc…..sono assolutamente da evitare perchè la censura è già in atto dal 2020. Per ciò che riguarda i motori di ricerca il discorso non cambia.

Torneremo sull’argomento indicando quali alternative informatiche utilizzare al posto delle “Big Tech” per aggirare la censura e fruire di servizi internet ancora “liberi”.

Censura internet dal 25 Agosto? Troppo pessimismo, facciamo chiarezza.