Dott. Giuseppe Barbaro
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Dott. Giuseppe Barbaro (cardiologo):
“AstraZeneca ha ritirato il vaccino Covid per non depositare documentazione su sicurezza ed efficacia, ora aspettiamo Pfizer e Moderna”

Il dott. Giuseppe Barbaro è dirigente medico ospedaliero specialista in medicina interna e in cardiologia.
È il Responsabile del Servizio di Cardiologia ed Ecocardiografia presso un importante ospedale di Roma.
Il dottore è stato intervistato da Il Giornale d’Italia per parlare della recente decisione di AstraZeneca di ritirare il proprio vaccino Covid da tutto il mondo e di tutto quello che ruota attorno a questa vicenda.

AstraZeneca ha ritirato il suo vaccino Covid da tutto il mondo: come valuta questa mossa?

“In relazione all’incremento delle richieste di risarcimento per reazioni avverse e/o morte secondarie a fenomeni di trombosi trombocitopenica, peraltro confessata dalla stessa AstraZeneca, l’industria ha preferito il ritiro del farmaco, autorizzato in maniera condizionata (non solo in relazione alla pandemia, ma anche in relazione ai dati che si sarebbero dovuti acquisire durante la campagna vaccinale), evitando, in tal modo, la deposizione della documentazione relativa all’efficacia ed alla sicurezza del farmaco. E’ una prova inoppugnabile della natura sperimentale del farmaco (a fronte del mantra ideologico “sicuro ed efficace”) e della palese violazione dei principi etici fondanti della professione medica ai sensi degli arti 13 e 45 (prescrizione di farmaci, in particolare di natura genetica, in assenza di idonea documentazione) e dell’art. 48 (relativo alla somministrazione di farmaci di natura sperimentale e valutazione del rapporto rischio/beneficio) del codice di deontologia medica”.

Potrebbero seguire esempi di altre case farmaceutiche nel prossimo futuro? Se sì, quali?

“Pfizer e Moderna dovrebbero depositare la documentazione relativa ai dati di efficacia e sicurezza entro la fine di quest’anno. In relazione alle richieste di risarcimento per reazioni avverse da profarmaci genetici a RNA modificato (modRNA), in particolare mio-pericarditi anche ad esito fatale in età giovanile, non è escluso che anche tali aziende ritirino il farmaco evitando di depositare la documentazione necessaria per l’approvazione definitiva per il commercio. In tale caso, vi sarebbe la conferma di quanto precedentemente ribadito, anche per i profarmaci a modRNA”.

Potrebbe aprire la strada a dei risarcimenti milionari?

“In alcuni paesi, dove la magistratura è indipendente e non condizionata dalla difesa dei vertici istituzionali, tale strada si è già intrapresa. In Italia, mi auguro che la politica di governo favorisca l’istituzione di una Commissione di Inchiesta, non solo sulla gestione della pandemia e della campagna vaccinale, ma anche di una Commissione ad hoc per l’analisi degli eventi avversi costituita da esperti (clinici e scienziati), senza conflitti di interesse, per stilare un documento che possa fornire alla magistratura una reale base scientifica e clinica su cui poter basare il giudizio di un giusto risarcimento a cui i danneggiati hanno diritto”.

Che ne pensa dei recenti verbali che stanno uscendo come quello di Speranza che all’epoca disse: “Non voglio dubbi su AstraZeneca”?

“E’ un quadro agghiacciante che delinea un quadro di totale assenza di umanità e di disprezzo della vita umana, ancor più grave se espletata da medici, in funzione esclusiva dell’esecuzione dell’ideologia dogmatica. Spero che alla luce di tali verbali la magistratura intervenga per le opportune indagini e la verifica degli eventuali reati, inclusa una rivalutazione, da parte della Corte Costituzionale, delle sue decisioni, basate sui dati forniti dagli organi consultivi del Ministero della Salute. Il ritiro del farmaco AstraZeneca,inoltre, prova come tali decisioni fossero sbagliate e finalizzate esclusivamente alla difesa dei vertici istituzionali”.

Di recente è venuto fuori un atto del Senato che nel 2021 sconsigliava la vaccinazione ai minori, nel quale si ribadiva come il vaccino fosse sperimentale e per la sua approvazione si doveva attendere come minimo il 2023. Cosa ne pensa?

“Fin dalla prima versione della scheda tecnica, si affermava che non vi erano dati clinici sui minori, così come nelle donne in gravidanza e in allattamento. Peraltro, non vi erano dati clinici sui fragili (es.pazienti immunodepressi, pazienti con malattie autoimmuni ), a cui è stata data priorità nella vaccinazione, e sui guariti, come è stato poi confermato dal documento EMA del settembre 2022 e dall’ultima revisione della scheda tecnica (settembre 2023) del profarmaco a modRNA. La continua revisione della scheda tecnica è una ulteriore prova della natura sperimentale del farmaco e del fatto che non fossero state effettuate le opportune verifiche, specialmente nel campo della teratogenicità e della genotossicità, al fine di garantire la non insorgenza degli effetti secondari a lungo termine (es.neoplasie), di cui stiamo assistendo un progressivo incremento”.

Chi è il dott. Giuseppe Barbaro, medico responsabile del Servizio di Cardiologia ed Ecocardiografia

Il Dott. Giuseppe Barbaro è specialista in Medicina Interna e in Cardiologia.
È specializzato nello studio delle complicanze cardiovascolari associate a malattie virali (es. HIV) ed alle complicanze della terapia antiretrovirale (HAART).
Inoltre, è specializzato nella valutazione di marker di adiposità viscerale cardiaca, mediante la determinazione ecocardiografica dello spessore del tessuto adiposo epicardico nei soggetti con lipodistrofia da farmaci antiretrovirali e in quelli affetti da obesità e sindrome metabolica.
È autore di più di 200 pubblicazioni scientifiche e di quattro libri sulle complicanze cardiovascolari della malattia da HIV.

FONTE: Il Giornale d’Italia

Il dott. Giuseppe Barbaro è anche questo

Il dott. Giuseppe Barbaro è stato sospeso dall’ordine dei medici di Roma, per aver visitato i suoi pazienti ed applicato il principio di precauzione (prescrizione di analisi e definizione del rapporto rischio/beneficio del vaccino nel singolo paziente in relazione alla storia clinica individuale) come previsto dal codice deontologico, a partire dal giuramento, e ai sensi degli art.4.6,13,19 e 48.

FONTE: Gazzetta dell’Emilia

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