Blocco economico coordinato per liberare la Palestina
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Lunedì 15 aprile 2024

L’economia globale è complice del genocidio. Unisciti alle città partecipanti per bloccare le arterie del capitalismo e bloccare gli ingranaggi della produzione.

Una proposta per coordinare un blocco economico su più città il 15 aprile in solidarietà con la Palestina ha recentemente ricevuto enormi impegni a partecipare negli Stati Uniti e a livello internazionale.

La proposta afferma che in ogni città identificheremo e bloccheremo i principali punti di strozzatura dell’economia, concentrandoci sui punti di produzione e circolazione con l’obiettivo di causare il maggiore impatto economico , come hanno fatto le chiusure dei porti negli ultimi mesi a Oakland, in California e Melbourne, Australia, solo per fare alcuni esempi.

Nelle strade di questo movimento recente e senza precedenti per la Palestina si ha la sensazione che l’escalation sia diventata necessaria: è necessario passare dalle azioni simboliche a quelle che causano dolore all’economia .

Mentre lo Yemen viene bombardato per garantire il commercio globale e miliardi di dollari vengono inviati alla macchina da guerra sionista, dobbiamo riconoscere che l’economia globale è complice del genocidio e insieme ci coordineremo per distruggere e bloccare i centri logistici economici e il flusso di capitali .

UNISCITI CON LE CITTÀ PARTECIPANTI TRA CUI:

Ho Chi Minh City Cipro Dublino Belfast Johannesburg Bruxelles Seoul Paesi Bassi Taipei Genova Londra Catalogna Atene Montreal Toronto Halifax Vancouver Melbourne Sydney Brisbane Adelaide Canberra Hobart Alice Springs Castlemaine Geelong Darwin New York New Jersey Minneapolis e St Paul St. Louis Chicago Filadelfia Houston Phoenix San Antonio San Diego Seattle Detroit Indianapolis Long Beach Oakland San Francisco Orange County Miami Eugene Tallahassee Providence Massachusetts occidentale

Accordo di reciproca solidarietà per il 15 aprile

Agiremo in solidarietà reciproca di fronte agli attacchi dei media, dei politici, della polizia e del progetto sionista. Ci sosterremo a vicenda nei seguenti modi:

Se una città si trova ad affrontare la repressione della polizia, altre città estenderanno o espanderanno i loro blocchi o avvieranno altre azioni in risposta se in grado di farlo al meglio delle loro capacità e capacità.

Non ci attaccheremo a vicenda o alle azioni degli altri sui social media o alla stampa. Terremo un debriefing post-azione in modo da poter sollevare critiche di principio tra di noi in modo costruttivo piuttosto che pubblicamente.

Ogni città si assumerà la responsabilità di scegliere e pianificare le proprie azioni locali. Gli altri organizzatori non scoraggeranno né denunceranno i piani degli altri perché solidarietà significa affinità, non proprietà.

Ci terremo al sicuro a vicenda non parlando con la polizia, non coordinandoci con la polizia e non parlando con loro delle nostre azioni o dei nostri colleghi organizzatori.

Fonte: A15Action

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