Biden: “All’Ucraina 60 mld $ di asset sequestrati ai russi”, ma è “violazione diritto internazionale”. Anche l’UE dice no
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Persino la Segretaria al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, aveva escluso questa opzione, definendola semplicemente “illegale”.

Si è discusso di questa questione per mesi, ma ora gli Stati Uniti hanno preso una decisione: sono pronti a sbloccare circa 60 miliardi di dollari di asset sequestrati ai russi e a consegnarli all’Ucraina. Joe Biden vorrebbe così contrastare la sensazione di incertezza, se non di pessimismo, riguardo al futuro della guerra.

Biden: “All’Ucraina 60 mld $ di asset sequestrati ai russi”, ma è “violazione diritto internazionale”

La scorsa settimana, il Senato americano ha approvato una legge che consente di utilizzare le risorse finanziarie accumulate nel corso degli anni da aziende e oligarchi russi nelle banche e nei fondi di investimento americani. Il presidente è concorde: tali fondi devono essere destinati alla ricostruzione delle città e delle infrastrutture ucraine. Considerando anche che, secondo le stime della Banca mondiale, l’Ucraina avrà bisogno di almeno 400 miliardi di dollari per riprendersi.

L’iniziativa americana rappresenta però un atto che violerebbe il diritto internazionale e, così facendo, minerebbe la credibilità del sistema finanziario degli Stati Uniti. Queste risorse erano state bloccate subito dopo l’aggressione di Vladimir Putin all’Ucraina. Tuttavia, nessuno pensava che sarebbe stato possibile sequestrarle e utilizzarle per finanziare gli ucraini. Fino all’anno scorso, anche la Segretaria al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, aveva escluso questa opzione, definendola semplicemente “illegale“.

Biden: “All’Ucraina 60 mld $ di asset sequestrati ai russi”, ma l’UE dice no

Oggi, mercoledì 31 gennaio, è probabile che la sottosegretaria agli Esteri, Victoria Nuland, ne discuterà con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev. L’iniziativa americana è ben vista dal Canada, che ha già predisposto una legislazione simile, e dalla Gran Bretagna.

Al contrario, l’Unione europea mantiene una posizione contraria. Questo è un aspetto non trascurabile, considerando che la maggior parte delle ricchezze russe all’estero, pari a circa 240-250 miliardi di euro, si trova proprio presso istituti di credito e fiduciarie europei in Paesi come Belgio, Olanda, Malta e Cipro.

Questo tema sarà al centro di diversi vertici del G7 (Stati Uniti, Giappone, Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Canada), quest’anno presieduti dall’Italia.

Fonte: Il Giornale D’Italia

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