Banca europea per gli investimenti
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Decisione storica per la Banca europea per gli investimenti: aumentano gli investimenti nella difesa

La Banca Europea per gli Investimenti (BEI), il braccio finanziario dell’UE, ha annunciato mercoledì (8 maggio) una modifica alla sua politica di lunga data di non investire in prodotti militari, rinunciando alle restrizioni sugli investimenti a duplice uso.
Il Consiglio di amministrazione ha inoltre approvato 4,5 miliardi di € di nuovi finanziamenti per le energie rinnovabili, l’agricoltura, i trasporti sostenibili e gli investimenti delle imprese.

La BEI in sintesi

La Banca europea per gli investimenti (BEI) è l’istituzione finanziaria di lungo termine dell’Unione europea e i suoi azionisti sono gli Stati membri. (Ndr – cioè noi e i nostri soldi)
Finanzia investimenti validi in grado di contribuire agli obiettivi strategici dell’UE.
Dal 1958, anno della sua istituzione, la banca dell’UE ha investito oltre mille miliardi di euro.
Fermo restando che l’azione per il clima è un’iniziativa trasversale che riguarda tutte le nostre operazioni, la BEI si concentra sulle seguenti aree prioritarie:

  • clima e ambiente,
  • coesione,
  • innovazione, digitale e capitale umano,
  • piccole e medie imprese,
  • città e regioni sostenibili,
  • energia sostenibile e risorse naturali.

I progetti della BEI rafforzano la competitività, stimolano l’innovazione, promuovono lo sviluppo sostenibile e migliorano la coesione sociale e territoriale favorendo, nel contempo, una transizione giusta e rapida verso la neutralità climatica.

Decisione storica per la Banca europea per gli investimenti: aumentano gli investimenti nella difesa

Il Consiglio di amministrazione della Banca europea per gli investimenti (BEI) ha approvato una “definizione aggiornata dei beni e delle infrastrutture a duplice uso ammissibili ai finanziamenti del Gruppo BEI”, eliminando la soglia minima di ricavi attesi da applicazioni civili o la quota di utenti civili all’interno di qualsiasi investimento legato alla difesa, si legge nel comunicato.

Finora, i criteri di finanziamento per i beni a duplice uso limitavano gli investimenti della banca in progetti legati alla difesa a quelle applicazioni civili che superavano l’uso militare.

I ministri delle Finanze dell’UE hanno concordato di “facilitare i finanziamenti” per le piccole e medie imprese (PMI) coinvolte nella sicurezza e nella difesa, “aprendo finanziamenti intermedi dedicati”.

Hanno inoltre aggiunto “progetti e infrastrutture utilizzati dalle forze armate o di polizia che servono anche alle esigenze civili” all’elenco degli investimenti target ammissibili della banca.

La mossa amplierebbe la capacità della banca di investire in prodotti e tecnologie utilizzati solo dalle forze armate, tra cui la sicurezza informatica, i radar, la tecnologia satellitare, le infrastrutture e le attrezzature – nella misura in cui non comportano rischi letali.
La BEI ha dichiarato:

“Le modifiche dovrebbero accelerare gli investimenti e migliorare l’accesso ai finanziamenti del Gruppo BEI per il settore europeo della sicurezza e della difesa”

La BEI dispone già di finanziamenti per 6 miliardi di euro nell’ambito dell’Iniziativa strategica europea per la sicurezza (SESI) e del Fondo europeo per gli investimenti (FEI) Defence Equity Facility.

La decisione fa seguito ai numerosi inviti rivolti dai leader dell’UE negli ultimi due anni, dopo l’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia, affinché la banca studi il modo di incrementare i suoi prestiti ai settori della difesa e della sicurezza del blocco.

4,5 miliardi di € per investimenti nei settori dell’innovazione, delle imprese, dei trasporti e dell’agricoltura

Il Consiglio di amministrazione ha inoltre approvato 4,5 miliardi di € di nuovi finanziamenti per le energie rinnovabili, l’agricoltura, i trasporti sostenibili e gli investimenti delle imprese.
La Presidente della BEI Nadia Calviño ha dichiarato:

“I finanziamenti incideranno positivamente sulla creazione di posti di lavoro qualificati, sull’aumento della produzione di energia rinnovabile e sul miglioramento delle infrastrutture di trasporto sostenibili per migliorare la vita delle persone e le loro opportunità, e contribuire a un futuro più verde e resiliente per tutti”.

FONTE: Euractiv
FONTE: BEI

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