sangue donato
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Il sangue donato dai vaccinati viene controllato?

In passato, in Italia, abbiamo assistito a tragici episodi di somministrazione di sangue infetto che non era stato testato. Oltre ai danni alla salute dei pazienti, la somministrazione di sangue non sano o infetto può generare conseguenze legali e risarcimenti e apparentemente gli episodi non sono rari, visto che esistono organismi che si occupano di tutelare i danneggiati (qui e qui).

Il Ministero della Salute, dal canto suo, ha grandi responsabilità relativamente a questa tematica.

Ha “il compito di provvedere alla tutela della salute pubblica, di sovrintendere ai servizi sanitari svolti dalle amministrazioni autonome dello Stato e dagli enti pubblici.

Provvedendo anche al relativo coordinamento, nonché ad emanare, per la tutela della salute pubblica, istruzioni obbligatorie per tutte le amministrazioni pubbliche che provvedono a servizi sanitari” (Avv. Ennio Grassini, direttore del Centro Studi di Diritto Sanitario e Farmaceutico).

Lo studio

 Lo studio “Dark-Field Microscopic Analysis on the Blood of 1,006 Symptomatic Persons After Anti-COVID mRNA Injections from Pfizer/BioNtech or Moderna”, pubblicato su International Journal of Vaccine Theory, Practice and Research, ha dimostrato senza ombra di dubbio che il sangue di un’alta percentuale di soggetti vaccinati (94%) su un gruppo di 1006 partecipanti di età compresa tra i 10 e i 90 anni, mostra una “aggregazione di eritrociti e presenza di particelle di varia forma e dimensione di origine poco chiara …

Che il CDC e i numerosi promotori delle iniezioni sperimentali sostenevano non contenessero affatto” (e la cui presenza non è dichiarata sui bugiardini dei prodotti).

I globuli rossi [eritrociti] si “impilano” fino a formare lunghe catene e risultano visibili “pezzi” di materiale estraneo che attraggono i globuli rossi come una calamita.

La presenza di tale materiale esogeno nel sangue dei vaccinati è stata osservata e denunciata anche da altri competenti ricercatori e medici, tra cui Armin Koroknay e i patologi Prof. Dr. Arne Burkhardt e Prof. Dr. Walter Lang.

Al momento, ci asteniamo dal commentare sulla natura di questo materiale esogeno, che verrà presto disvelata in modo certo e definitivo grazie ad analisi in corso con il metodo di spettroscopia Raman.

Al di là del fatto che nessun quotidiano di mainstream (e caliamo un velo pietoso sul Ministero) – con la sola eccezione de La Verità – ha preso minimamente in considerazione questo studio, che evidenzia un grave problema di salute del sangue nella stragrande maggioranza dei vaccinati con una, due o tre dosi, e al di là del fatto che alcuni hanno cercato di far passare questa importante e dirompente ricerca come “disinformazione”.

Conclusioni

Ci chiediamo se AVIS (Associazione Volontari Italiani del Sangue) e gli ospedali di tutta Italia abbiano per caso letto questa ricerca e, sotto la coordinazione del Ministero della Salute, abbiano osservato al microscopio a campo oscuro, a fine di verifica, il sangue che ricevono dai donatori vaccinati e che viene somministrato eventualmente ai pazienti in caso di necessità di trasfusione.

 Cosa accadrebbe se una persona sana ricevesse una trasfusione con sangue che presenta le patologie e le contaminazioni evidenziate nello studio citato?

Fonte Vaccinàti e consapevoli

Il sangue donato dai vaccinati viene controllato?