Un passo avanti
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Germania
Un passo avanti per i diritti delle persone transgender

Un passo avanti per i diritti delle persone transgender.
Il Consiglio dei ministri tedesco ha approvato mercoledì un disegno di legge per rendere più facile per le persone transgender, intersessuali e non binarie cambiare il proprio nome e il proprio genere nei documenti ufficiali.
Una legislazione che, secondo il ministro della Giustizia, Marco Buschmann, mira a rendere la vita più facile a “un piccolo gruppo per il quale questa norma ha una grande importanza”.

La legge deve ancora essere approvata dal Parlamento, ma porrebbe fine a decenni di regole che richiedono alla persona di ottenere prima una valutazione da parte di due esperti e poi l’autorizzazione di un tribunale.

Si tratta di uno dei numerosi piani di riforma che la coalizione del cancelliere Olaf Scholz ha intrapreso e che è stata criticata dall’opposizione conservatrice.

Un passo avanti
“Legge sull’autodeterminazione”

Secondo il progetto di “legge sull’autodeterminazione“, in cantiere da oltre un anno, gli adulti potrebbero cambiare il proprio nome e il proprio sesso legale presso gli uffici anagrafici senza ulteriori formalità.
Dovranno comunque informare l’ufficio dell’anagrafe tre mesi prima di effettuare il cambiamento.

Le nuove norme consentono anche ai minori di 14 anni di cambiare nome e sesso legalmente, con l’approvazione dei genitori o di chi ne fa le veci.
Se questi non sono d’accordo, gli adolescenti possono chiedere al tribunale della famiglia di giudicare il caso.

A che punto è la situazione nel resto d’Europa?

Altri Paesi europei di recente stanno intraprendendo lo stesso percorso.

La Spagna ha approvato, il 13 febbraio scorso, una legge che autorizza le persone di età superiore ai 16 anni a cambiare legalmente il proprio genere senza dover essere per forza supervisionati da un medico.

La Scozia ha approvato un disegno di legge, lo scorso dicembre, che rende più facile per le persone transgender cambiare il loro nome e la designazione di genere sui documenti ufficiali, eliminando la necessità di ottenere una diagnosi medica per la disforia di genere.

L’Inghilterra ha però posto il veto, sostenendo che il disegno minerebbe la legislazione sull’uguaglianza in tutto il Regno Unito, che garantisce alle donne e alle ragazze l’accesso in spazi sicuri per persone dello stesso sesso, come gli spogliatoi.
Ora il primo ministro scozzese, Humza Yousaf, ha dichiarato che sfiderà il governo britannico attraverso le vie legali.

FONTE: Euronews

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