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Congresso Simg.
La digitalizzazione entra
nello studio del medico di famiglia.

Il vicepresidente SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie), Ovidio Brignoli sottolinea:

“Nella loro professione tutti i medici non potranno prescindere dall’utilizzo dei potenti strumenti offerti dalla digitalizzazione.
Già oggi, ma sopratutto da maggio 2024 quando si sarà concluso il ‘periodo di grazia’ tutti questi strumenti, a partire dal software di cartella clinica, devono essere a norma secondo i criteri europei della normativa CE -MDR, quindi validati e certificati, altrimenti si correrà anche il rischio di subire delle sanzioni” .

La Medicina Generale è pronta ad avviare il processo di digitalizzazione, imposto dalle necessità professionali, pratiche e dalle normative dettate dall’Unione Europea e dalle indicazioni del PNRR.
Questo uno dei messaggi emersi dal 39° Congresso Nazionale della SIMG che si è tenuto a Firenze presso la Fortezza da Basso con la partecipazione di oltre tremila medici di famiglia.

Brignoli continua dicendo:

“Non sarà più possibile usare all’interno della pratica professionale strumenti che non siano allineati a queste indicazioni altrimenti si correrà il rischio di subire delle sanzioni, che potranno coinvolgere sia i medici utilizzatori che gli stessi produttori di software; in generale chi mette sul mercato, acquista ed usa prodotti non certificati.
Le sanzioni sono già state pubblicate il 5 agosto in Gazzetta Ufficiale e vanno , per noi medici, da 4.000 euro all’anno fino a 120.000 per i produttori.
Con i denari del PNRR, il paese ha avviato un importante percorso per l’introduzione di strumenti info-telematici dove il medico di medicina generale è un perno del sistema: il nuovo fascicolo 2.0 e la Piattaforma nazionale di Telemedicina sono i pilastri base; ma questa rivoluzione impone ai Medici di Medicina Generale di inserirsi in un contesto di cura nel quale tutte le operazioni, dall’anamnesi alla prescrizione, rispettino le regole.
Dovremo pertanto stare in linea con gli aggiornamenti della pratica professionale e su questo stiamo lavorando.
Lo potremmo fare meglio e più semplicemente utilizzando nuovi potenti strumenti di cartella clinica, di telemedicina , di clinical governance”.

Certificazione e formazione dei MMG

La necessità di avere strumenti aggiornati e certificati pone anche la questione di implementare un processo di formazione adeguato dei Medici di Medicina Generale che questi software dovranno sin dai prossimi anni utilizzarli quotidianamente.

Brignoli conclude:

“La formazione e l’addestramento saranno l’obiettivo della SIMG per tutti coloro che vorranno partecipare a questo processo.
Questo impegno sarà concretamente realizzato con corsi di formazione e altri mezzi già in definizione.
Nei prossimi due anni l’impegno della SIMG sarà quello di formare e addestrare i medici all’uso di questi strumenti digitalizzati presenti nella pratica professionale, primo tra tutti la cartelle clinica elettronica, i nuovi sistemi di prescrizione, gli strumenti di supporto alle decisioni, la telemedicina e l’interazione con il nuovo FSE 2.0.
L’utilizzo di questi strumenti sarà obbligatorio, quindi il nostro compito di simulare un esercizio pratico di questi strumenti sarà fondamentale per forgiare il medico di medicina generale del futuro”.

FONTE: QuotidianoSanità

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