Protesta degli agricoltori
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In Friuli la protesta degli agricoltori: la marcia dei trattori pronta a invadere Udine

In Friuli arriva la protesta degli agricoltori.

Dopo aver infiammato Germania e Francia, la protesta degli agricoltori approda anche in Friuli:

nel mirino della categoria ci sono soprattutto le politiche ambientali dell’Unione Europea, sempre più stringenti.

La manifestazione, coordinata dai Cobas (e con la Coldiretti che ha deciso di astenersi, creando quindi un’evidente frattura), è prevista a Udine lunedì 29 gennaio con il ritrovo dei trattori in viale Vat alle 11.

A scatenare malcontento (un malcontento che, a leggere il manifesto dell’iniziativa è generalizzato e coinvolge tutto il sistema, dalle banche ai sindacati di categoria) c’è la questione della normativa europea che obbliga gli agricoltori a lasciare a riposo una quota di terreno in ogni stagione.

Così come quello delle monocolture, con l’Ue che impone il cambiamento periodico delle coltivazioni.

Un punto critico, in Friuli, dove la coltivazione è dedita soprattutto al mais, che, tra l’altro, ha subito pure ingenti danni a causa del maltempo.

Fonte: friulioggi

Agricoltori sul piede di guerra, la protesta dei trattori continua

Domani a Botricello, martedì a Rosarno

Nelle prossime settimane l’idea è quella di organizzare una manifestazione nazionale a Roma, per unirsi idealmente ai colleghi di Francia e Germania.

I motori dei trattori rimangono accesi, per una mobilitazione che continua e che promette altre giornate intense.

Sibari, Crotone, Pizzo, il sit-in di quasi 24 ore alla Cittadella regionale:

gli agricoltori autonomi calabresi hanno già protestato plasticamente con i loro mezzi in tanti angoli della Calabria, mettendo sul tavolo criticità che accomunano i colleghi delle altre Regioni.

In primis il ritorno dell’Irpef che aumenta le tasse, ma anche le richieste complicate dell’Unione europea, l’abbattimento radicale dei cinghiali e infine una moratoria sulle cartelle dei vecchi consorzi di bonifica.

Ma nessuno ha intenzione di fermarsi: domani è annunciato un presidio importante a Botricello, nel Catanzarese, e martedì a Rosarno, all’altezza dello svincolo autostradale.

Possibili anche disagi per la viabilità, ma secondo gli agricoltori servono azioni d’impatto per arrivare all’obiettivo principale:

un incontro con il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, magari grazie alla mediazione della Regione e del governatore Occhiuto.

E nelle prossime settimane l’idea è quella di organizzare una manifestazione nazionale a Roma, per unirsi idealmente ai colleghi di Francia e Germania.

Fonte: rainews

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