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Lukashenko: abbiamo un esercito unificato con quello russo. Zelensky: segnale pericoloso. Caduta Lysychansk

L’annuncio del presidente bielorusso: continueremo a sostenere Mosca

“Oggi veniamo criticati per essere l’unico Paese al mondo a sostenere la Russia nella sua lotta contro il nazismo. Sosteniamo e continueremo a sostenere la Russia”, ha detto il presidente bielorusso Alexander Lukashenko in un video pubblicato dall’agenzia di stampa statale BelTA nel corso di una cerimonia per la liberazione di Minsk nella Seconda Guerra Mondiale. “E quelli che ci criticano, non sanno che abbiamo un’unione così stretta con la Federazione Russa?… Che abbiamo praticamente un esercito unificato. Ma voi sapevate tutto questo. Rimarremo insieme alla sorella Russia”, ha aggiunto Lukashenko. “Le parole di Lukashenko su un esercito unificato con la Russia sono, prima di tutto, pericolose per i bielorussi”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Non deve trascinare la Bielorussia in una guerra russa di invasione dell’Ucraina. Credo che sia un segnale pericoloso e vedremo gli esiti di questo segnale”.

L’Ucraina, comunque, può sempre contare sul sostegno finora manifestato dai paesi occidentali, tra questi soprattutto dalla Gran Bretagna. “Il Regno Unito sosterrà l’Ucraina a lungo termine e vuole seguire l’esempio del Canada con il sequestro dei beni russi da utilizzare per la ricostruzione dell’Ucraina, un piano che la ministra degli Esteri britannica Liz Truss illustrerà a Lugano. Il Regno Unito “farà tutto il possibile per garantire che l’Ucraina vinca la guerra e si riprenda”, ha spiegato. Truss annuncerà anche l’intenzione di ospitare la conferenza sulla ripresa del prossimo anno.

Nel frattempo, sul terreno va avanti l’avanzata russa con le forze di Mosca che hanno catturato la città di Lysychansk, l’ultima grande roccaforte ucraina a Lugansk, ponendo sotto il controllo della Russia la regione orientale del Paese, che è stata al centro della guerra negli ultimi mesi. Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha detto al presidente Vladimir Putin che le forze di Mosca, insieme alla milizia dell’autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk, hanno ottenuto il controllo della regione. La Russia ha dichiarato la cattura di Lugansk dopo mesi di estenuanti combattimenti. Questo segna una vittoria per Mosca e dimostra come le sorti della guerra siano cambiate da marzo. Dopo non essere riuscite a prendere Kiev nel primo mese dell’invasione ed essersi ritirate dall’Ucraina centrale, le forze russe si sono concentrate sull’area orientale del Donbass, che comprende le regioni di Lugansk e Donetsk. I funzionari della difesa russa hanno affermato che l’area totale conquistata negli ultimi giorni è di 182 chilometri quadrati. Secondo l’Istituto per lo studio della guerra, la Russia probabilmente spingerà adesso verso Siversk, Slovyansk e Bakhmut, nella regione di Donetsk. Anche il ministero della Difesa britannico, nel suo ultimo aggiornamento di intelligence sulla crisi in Ucraina ha dichiarato che le forze ucraine si sono ritirate da Lysychansk e la Russia “quasi certamente” passerà alla conquista della regione di Donetsk, gran parte della quale rimane sotto il controllo ucraino. Zelensky ha ammesso che le sue forze hanno dovuto ritirarsi dalla città di Lysychansk ma ha promesso che i soldati di Kiev riprenderanno il controllo dell’area. “Se i comandanti del nostro esercito ritirano le truppe da determinati punti al fronte, dove il nemico ha il maggior vantaggio in termini di potenza di fuoco, e questo vale anche per Lysychansk, significa solo una cosa, che torneremo grazie alle nostre tattiche, grazie all’aumento della fornitura di armi moderne”, ha detto. Il portavoce del ministero della Difesa russo, il tenente generale Igor Konashenkov, ha affermato che le forze ucraine hanno effettuato un attacco deliberato utilizzando missili balistici Tochka-U con munizioni a grappolo e droni sulle aree residenziali nelle regioni occidentali di Belgorod e Kursk, in Russia. Konashenkov ha detto anche in un briefing che le difese aeree russe hanno abbattuto due droni ucraini che miravano a colpire Kursk prima che potessero causare vittime. I sistemi di difesa aerea russi hanno anche distrutto tre missili balistici Tochka-U con testate a grappolo che, secondo lui, erano stati lanciati nelle aree residenziali di Belgorod. Il relitto di uno dei missili è caduto contro un edificio residenziale della città, ha aggiunto. Vyacheslav Gladkov, il governatore di Belgorod, ha detto che almeno quattro persone sono state uccise. Circa 50 edifici sono stati danneggiati e cinque case sono state parzialmente distrutte. Belgorod, che si trova a circa 30 chilometri dalla cittá di Kharkiv devastata dalla guerra in Ukraina, è stata teatro di sporadici attacchi negli ultimi mesi, incluso quello a un deposito di carburante. Roman Starovoit, il governatore di Kursk, ha accusato l’Ucraina di aver lanciato l’attacco contro la sua città come “un tentativo per intimidire la popolazione”. Piú tardi ieri la Russia ha colpito Slovyansk e Kramatorsk – due delle principali cittá controllate dall’Ucraina a Donetsk – con una serie di razzi, secondo i funzionari ucraini. Tetyana Ignatchenko, portavoce della regione di Donetsk, ha detto che almeno sei persone sono state uccise e 15 ferite negli attacchi a Slovyansk, aggiungendo che è pericoloso per i civili rimanere nella regione.

E sono cinque i morti dell’attacco ucraino sulla città russa di Belgorod. Lo hanno riferito i familiari dopo il ritrovamento di altre due vittime della famiglia. L’Ucraina ha colpito l’area residenziale con tre missili Tochka-U sabato notte. I missili sono stati intercettati e distrutti dalla contraerea russa ma i detriti sono caduti su una casa uccidendo una coppia, i loro figli e la madre di uno dei genitori.

Fonte:Italia Oggi

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