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La follia di voler combattere fino all’ultimo ucraino spinge tutti al fronte: nani, storpi, ciechi parziali ed ammalati.

Se fino a qualche tempo fa affermare che Zelensky volesse combattere fino all’ultimo ucraino era un’affermazione un po’ sarcastica, adesso sembra che il governo di Kiev abbia imboccato davvero questa strada.

Infatti è stato presentato alla Rada Suprema, il Parlamento ucraino, un disegno di legge sull’aggiornamento delle regole di mobilitazione in Ucraina.

Il documento propone la possibilità di reclutare persone con disabilità, così come di limitare i diritti degli ucraini che non vanno nei centri di reclutamento.

In dettaglio, il disegno di legge permette di reclutare persone che sono state assegnate al terzo gruppo di disabilità.

Secondo i media locali, tra le condizioni e le malattie di cui soffrono i membri di questo gruppo di disabilità ci sono: assenza di un occhio o la cecità in un occhio, assenza di parte di un arto superiore o inferiore, la paralisi di una mano, l’assenza di dita, l’assenza di un rene, di un polmone o della vescica, la diagnosi di nanismo ovvero essere alti meno di 130 centimetri per gli uomini, e meno di 120 centimetri per le donne.

Il documento prevede il rinvio del reclutamento per le donne incinte e quelle che hanno un bambino sotto i 3 anni o un bambino che ha bisogno di cure speciali fino a 6 anni.

Il diritto al rinvio del servizio militare sarà concesso anche ai deputati della Rada Suprema, agli studenti, agli educatori e al personale impegnato nella ricerca scientifica.

Ovviamente l’esenzione al reclutamento non poteva non riguardare i deputati della Rada Suprema, coloro che decidono chi mandare al macello.

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Il disegno di legge propone di inviare avvisi sul reclutamento attraverso account elettronici speciali che tutte le persone soggette al servizio militare devono creare e tramite e-mail.

Alle persone che non vanno nei centri di reclutamento in tempo, possono essere applicate misure restrittive, come vietare di viaggiare all’estero, eseguire operazioni con i propri beni, limitare il diritto di guidare un’auto, ottenere una patente di guida, amministrare il denaro, firmare un contratto di credito.

Il presidente dell’Ucraina Vladimir Zelenski ha detto martedì scorso che la leadership militare aveva proposto di mobilitare tra i 450.000 e i 500.000 uomini aggiuntivi.

Il comandante delle forze armate ucraine, Valeri Zaluzhny, ha però smentito le parole del presidente.

“Il comando militare non ha fatto alcuna richiesta riguardo alle cifre o qualcosa di simile. Il comando militare continua a svolgere le funzioni di difesa dello Stato e di conseguenza forma le sue richieste. Richieste di munizioni e risorse umane”, ha dichiarato Valeri Zaluzhny, sottolineando che questo è fatto “in modo permanente” e non in un “formato separato”.

Allo stesso tempo, il comandante in capo ha ammesso che c’è un certo numero di persone che dovrebbero unirsi alle forze armate per coprire l’attuale carenza di personale.

Secondo le sue parole, questa cifra tiene conto sia della formazione di nuove unità militari che della previsione di vittime del prossimo anno.

Tuttavia, ha rifiutato di fornire ulteriori dettagli al riguardo.

Successivamente, Zelensky ha affermato che nelle file dell’esercito sarebbero stati chiamati anche gli ucraini che vivono all’estero e hanno un’età adatta al servizio militare.

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In Ucraina è ancora in vigore la mobilitazione generale, che vieta l’uscita dal paese agli uomini idonei al servizio militare.

Secondo la legislazione vigente, gli uomini tra i 18 e i 60 anni possono essere mobilitati.

Va notato che l’intenzione delle autorità di Kiev di aumentare significativamente il numero di soldati si verifica in un contesto in cui numerosi ucraini non vogliono andare al fronte e cercano di evitare di essere reclutati.

A tale proposito il maggiore generale delle forze armate del paese, Dmitri Márchenko, ha recentemente riconosciuto che “i volontari che volevano arruolarsi nelle FF.AA. […] sono stati esauriti”, quindi i commissari militari sono costretti ad andare “casa per casa” alla ricerca di coloro che si rifiutano di prestare il servizio militare obbligatorio.

Quindi tutti al fronte: nani, storpi, ciechi parziali ed ammalati, per compiacere i desideri occidentali assecondati dal comico ucraino, fino ad arrivare all’ultimo ucraino disponibile purché non faccia parte della Rada Suprema.

Andrea Puccio

Fonte: farodiroma

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