Ema e Ecdc: nota congiunta
Se ti piace l'articolo, condividilo

Covid, l’allarme dell’Europa:
in autunno il virus rialzerà la testa,
gli Stati riprendano a vaccinare i fragili e i sanitari

La circolazione del Covid in Italia è oramai ai minimi termini, con soli 7.460 contagiati, 81 morti e 222 ricoverati in meno nei reparti di medicina riscontrati nell’ultima settimana.
Ma le due principali organizzazioni sanitarie europee, l’Agenzia europea del farmaco Ema e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie Ecdc, lanciano un monito ai Paesi dell’Unione, rimarcando in una nota congiunta che

«una vaccinazione tempestiva in vista di una potenziale ondata di Covid-19 in autunno e nell’inverno è essenziale per proteggere le persone dalla forma grave della malattia ed evitare che i sistemi sanitari siano sopraffatti».

Parole che oggi potrebbero suonare stonate, con un numero di ricoverati che non va oltre il 2% nei reparti di medicina e che si riduce a un infinitesimale 0,5% nelle terapie intensive.

Ema e Ecdc: nota congiunta

Ma il ragionamento che fanno gli esperti europei è questo: le temperature estive unite a un alto tasso di immunizzazione della popolazione hanno abbattuto la circolazione virale.
Ma la stanchezza vaccinale che ha colpito italiani ed europei in genere sta facendo abbassare il livello di protezione ogni giorno che passa.
E se questo non è un gran problema per la popolazione sana, può diventarlo per quella meno in salute quando la colonnina di mercurio tornerà a virare verso il basso.
Per questo Ema ed Ecdc tornano alla carica sul Covid, sollecitando le autorità nazionali a muoversi per rivitalizzare le campagne vaccinali oramai ferme al palo.

Il targhet da immunizzare questa volta si restringe però all’area delle persone fragili. Più specificatamente, si legge sempre nella nota congiunta:

“persone di età pari o superiore a 60 anni, persone con un sistema immunitario indebolito e condizioni sottostanti che lo espongono a un rischio maggiore indipendentemente dall’età e le donne incinte”.

Oltre ai fragili Ema ed Ecdc suggeriscono poi di estendere in autunno la vaccinazione anche agli operatori sanitari.

Ipotesi “da prendere in considerazione anche a causa della loro probabile esposizione a nuove ondate di Covid e del loro ruolo chiave nel funzionamento dei sistemi sanitari”.

Ma le due istituzioni sanitarie d’Europa si spingono anche oltre, suggerendo di utilizzare dopo l’estate i vaccini adattati alle nuove varianti. Prodotti ai quali sta lavorando alacremente Big pharma e che, secondo le indiscrezioni captate dal palazzo dell’Ema, dovrebbero essere autorizzati al commercio già il prossimo autunno, assicurando una maggiore protezione rispetto alle ultime varianti della famiglia XBB.1, tra le quali le orami celebri Kraken e Arturo.

FONTE: La Stampa

Ema e Ecdc: nota congiunta
Tag: