Covid, ora il fisco batte cassa
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Trasmessa dall’Agenzia delle entrate raffica di avvisi bonari per omessi o tardivi pagamenti per il 2020 a carico di persone fisiche, ditte individuali e professionisti.

Covid, ora il fisco batte cassa

Link: https://www.italiaoggi.it/news/download-pdf?idart=2598743&ricerca=

Tasse non versate durante il covid alla resa dei conti: trasmesse dall’agenzia delle entrate una raffica di avvisi bonari per i pagamenti omessi targati 2020 da persone fisiche, ditte individuali e professionisti. Al setaccio dell’amministrazione finanziaria omessi o tardivi versamenti di saldo e acconti di imposte dirette tra i quali Irpef, addizionali comunali e regionali, cedolare secca, imposta sostitutiva forfettario ed anche Ivie ed Ivafe dovuti per l’anno d’imposta 2020 (modello redditi 2021), il più colpito dal punto di vista economico dai provvedimenti per restrittivi per arginare l’emergenza sanitaria da coronavirus.Per i contribuenti interessati provvidenziali gli effetti della tregua fiscale con la riduzione delle sanzioni dal 10% al 3% stabilita per le comunicazioni di irregolarità (gli avvisi bonari) ed immediatamente applicata dall’agenzia delle entrate sugli atti trasmessi (vedi ItaliaOggi del 31 marzo 2023). Nelle comunicazioni in commento, emesse ai sensi dell’articolo 36-bis del dpr 600/73, richiesti e sanzionati anche eventuali crediti per le imposte citate e relative ad annualità precedenti, integralmente esposti nel dichiarativo redditi 2021, ma già totalmente o parzialmente utilizzati.

Covid, ora il fisco batte cassa

Doppio effetto benefico della tregua fiscale. Nelle comunicazioni di irregolarità trasmesse vi è il recepimento automatico delle disposizioni previste con la tregua fiscale. Sia nella pagina iniziale che tra le avvertenze dell’avviso infatti viene segnalato al contribuente che la sanzione ordinariamente prevista nei casi di omesso e tardivo versamento di imposte ed applicata in atto è ridotta ai sensi dell’art. 1, comma 153, della legge n. 197 del 2022 (3% delle imposte non versate o versate in ritardo). Va ricordato che ai sensi del citato comma la riduzione delle sanzioni è concessa relativamente alle comunicazioni emesse per i periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, 2020 e 2021. Oltre alla riduzione delle sanzioni vi è però altro effetto benefico introdotto con la legge di bilancio 2023 che renderà la gestione dei pagamenti, dal punto di vista del reperimento della liquidità, più semplice per i contribuenti. Con l’articolo 1 comma 159 della legge 197/2022 è stato infatti modificato l’articolo 3-bis comma 1 del dlgs 462/1997 che disciplina le modalità di dilazione degli avvisi bonari stabilendo, anche per le comunicazioni di irregolarità under 5000 euro, la possibilità di richiedere una dilazione in 20 rate rispetto alle 8 massimo concesse con la previgente formulazione della disposizione.

Resta immutato il resto dell’impianto dell’articolo 3-bis del dlgs 462/1997 secondo cui l’importo della prima rata in cui l’avviso è stato dilazionato deve essere versato entro il termine di trenta giorni dal ricevimento della comunicazione e sull’importo delle rate successive sono dovuti gli interessi, calcolati dal primo giorno del secondo mese successivo a quello di elaborazione della comunicazione.

Continua l’incessante invio di atti dell’agenzia delle entrate. Il massivo invio di atti dell’agenzia delle entrate segue il piano previsto per la trasmissione degli avvisi con la circolare 21/E/2022, avente ad oggetto gli indirizzi operativi sulla prevenzione e contrasto all’evasione fiscale ed in cui era stabilito ad inizio 2023, come poi avvenuto, anche l’invio della compliance sulle dichiarazioni potenzialmente omesse per l’anno 2021.

Va anche ricordato che, intorno alla fine di marzo, è partita la campagna di trasmissione delle lettere di compliance per incentivare la regolarizzazione spontanea con ravvedimento operoso dei redditi esteri prodotti e dell’Ivafe sulle attività detenute fuori dai confini ma non dichiarate per l’anno d’imposta 2019.

Fonte: Imolaoggi.it

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